Tennis, Gasquet mette i Master nel mirino: Voglio esserci

Si gioca per il torneo di Parigi-Bercy ma per molti dei protagonisti le gare francesi sono soprattutto il passaporto per Londra, ovvero per i Master di fine stagione che aspettano di conoscere tutti e otto i nomi dei protagonisti. Tutto lascia presupporre che a giocarsi uno dei posti rimasti liberi siano i due francesi Gasquet e Tsonga che si potrebbero incrociare nei quarti di Bercy in una sfida decisiva anche per la qualificazione a Londra. Gasquet ha alle spalle una stagione fantastica e vorrebbe coronarla con la partecipazione al Masters: “ E’ stata una stagione dura ma molto positive per me. Certo, qualificarsi al Masters sarebbe la ciliegina sulla torta. E’ un torneo fantastico, diverso dagli altri e per questo unico. Sarebbe stupendo arrivare a Londra, mi darebbe la possibilità di chiudere la stagione tra i primi 10 giocatori del mondo, l’obiettivo che mi ero prefissato all’inizio della stagione”. Il francese esordirà contro Verdasco a Bercy:  “ Negli ultimi anni ho giocato bene qui a Bercy, è un torneo che mi piace e sono certo che farò del mio meglio. E’ difficile dire quante chance ho di qualificarmi per Londra. Ci sono anche Wawrinka e Raonic che sono certamente in grado si vincere questo torneo e qualificarsi per il Masters ”. Sulla sfida tutta francese con Tsonga per conquistare la qialificazione e divenire numero 1 di Francia Gasquet preferisce glissare. “ Per ora non penso all’ipotetico match con Jo, dobbiamo entrambi superare altri avversari e sarà dura. Non mi interessa diventare numero 1 di Francia, non è una mia priorità. Non gioco in Francia, il tennis è uno sport internazionale. Se dovessi diventare il primo giocatore del mio paese sarebbe una buona notizia solo perché significherebbe che ho fatto bene a Bercy e sono riuscito a strappare il pass per Londra. Farò di tutto per andare ai Master ma questo non cambia il fatto che la mia è stata una stagione favolosa. Ho giocato benissimo agli Us Open, ho vinto dei tornei e ho avuto un ottimo livello di gioco per tutto l’anno. Se sarò a Londra sarà fantastico, altrimenti di certo non mi butterò dalla finestra”.

Stefano Grandi