Parigi-Roubaix, Cancellara scherza: "Poker? Ho solo tre mensole a casa..."

Logico favorito ma sereno come chi sa di poter vincere ma senza l'obbligo e la pressione di farlo. Fabian Cancellara si avvicina così alla difesa del titolo alla Parigi-Roubaix di domani dove cercherà il poker entrando nella storia al fianco di Tom Boonen e Roger De Vlaeminck.

Ma Spartacus ha cercato di spostare su altri la pressione di dover vincere a tutti i costi, specie dopo aver rotto il ghiaccio con il tris al Giro delle Fiandre: "Non sono il favorito numero uno. Come nelle Fiandre ci sono molti altri corridori in buone condizioni. La gara è aperta a tutti. Se i bookmakers mi danno cinque stelle o no, non è un mio problema. Altri le hanno ma sono più sotto pressione perché non hanno vinto ancora niente. La corsa termina al velodromo e c'è ancora un sacco di gente affamata come me del resto".

Nella conferenza stampa pre-Roubaix Cancellara ha dovuto incassare la defezione del compagno di squadra nella Trek, Devolder ma il suo problema sembra essere l'ipotesi di quarta vittoria per dei problemi di arredamento su cui scherza: "Se vincerò la quarta pietra dovrò cambiare qualcosa a casa, abbiamo solo tre finestre nella sauna...ma non mi interessa".

La condizione sembra quella buona: "Mi sento molto meglio rispetto ai giorni scorsi, è importante perché domenica sarà più difficile che in altri anni, a mio parere. Mi sono preparato bene in questi giorni di allenamenti sui ciotoli: fanno male specie quando vai a letto ecco perchè cerco di fare più in fretta possibile in quei tratti, prima finiscono meglio è". Il meteo dice sole per domani e Cancellara la prende bene: "Non vedo l'ora di una gara di sole in Francia" sottolineando che ci saranno solo tre ex vincitori della Parigi-Roubaix sulla linea di partenza a Compiègne: "Solo Tom, io e Vansummeren abbiamo vinto. Il resto del plotone non ha vinto questa corsa".

Poi dal 33enne bernese un tuffo nel passato, agli inizi: "Non c'è parola corretta per questa gara. La prima volta che ho fatto Roubaix l'ho odiata. Quando sono uscito fuori dall'Arenberg e ho visto le ammiraglie per il rifornimento ero felice all'idea di salire in auto e andare al traguardo. Devo molto ad Andrea Tafi, Franco Ballerini e Johan Museeuw se ho sfidato questa gara negli anni, anche se non la amo, davvero".

Sul futuro nessuna ipotesi:"Lunedì voglio essere a casa con la mia famiglia. Poi ci siederemo con la squadra per discutere le gare e il mio programma di allenamento per il resto della stagione".