Giro d'Italia: multata la "maglia nera" Coledan per aver aspettato il penultimo

Un tempo ci si nascondeva nei bar, dietro i cespugli, ovunque pur di difendere la "maglia nera" al Giro d'Italia che dava anche un piccolo premio in denaro e un pizzico di visibilità. A decenni dalla sua cancellazione c'è ancora chi lotta per arrivare ultimo. E' successo ieri nella tappa del Sestriere, vinta da Aru con l'ipoteca di Contador sulla vittoria del Giro. Marco Coledan, corridore della Trek, si è volutamente fermato a pochi metri dal traguardo per aspettare Roger Kluge e "difendere" così il suo primato al contrario. A quasi un'ora dal vincitore Aru, il tedesco si era staccato e Coledan, ultimo a 6 minuti dal penultimo, per evitare di guadagnare una posizione lo ha aspettato. La "maglia nera" virtuale è stata così difesa, non il portafogli visto che la giuria lo ha sanzionato con 500 franchi svizzeri di multa per aver violato l'articolo sui "comportamento tendenti a falsare o nuocere all'interesse della competizione". La lotta per conquistare la maglia nera ha generato protagonisti come Luigi Malabrocca, che l'ha indossata nel 1946 e nel 1947, o "Nani" Pinarello, l’ultimo a metterla nel 1951 prima della sua abolizione. foto: tuttobiciweb.it