Ciclismo: Giallo Horner risolto, aveva solo cambiato hotel

Giallo rientrato e rosso che resta sulla maglia di Chris Horner. L’abuelo americano, o Granpa, o nonnetto che dir si voglia, non è sfuggito ad alcun controllo antidoping ma aveva semplicemente cambiato albergo. Lo ha ufficializzato la stessa Usada, l’agenzia antidoping americana che aveva commissionato il controllo a sorpresa per il vincitore della Vuelta. Dopo l’allarme della mattinata di ieri, quando il ciclista non è stato trovato presso il Princess Hotel di Alcorcon, il mistero si è risolto in serata. Horner avrebbe infatti comunicato all'Usada, nella mattinata di domenica, un cambio di albergo, con tanto di numero di telefono, indirizzo e orario di disponibilità (tra le 6 e le 7 del mattino). L'Usada non sarebbe però riuscita a comunicare in tempo all'agenzia spagnola per l'antidoping lo spostamento in un'altra struttura di Horner, che nella notte, dopo aver festeggiato con i compagni il successo, aveva raggiunto la moglie in un altro albergo di Madrid, per poi ripartire in mattinata per gli States. Confermando la corretta comunicazione del cambio di hotel da parte del ciclista, l'Usada ha però smentito le voci diffuse dallo stesso team RadioShack-Leopard secondo cui gli ispettori avrebbero sbagliato albergo, confermando che c'era l'intenzione di un controllo che però non è mai stato fatto perché le due agenzie anti doping non si sono coordinate in tempo prima della partenza del ciclista.