Boxe, Tyson: Usavo finto pene per controlli antidoping

Cosa hanno in comune l’ex campione dei pesi massimi Mike Tyson e il meno noto siepista italiano Devis Licciardi? Apparentemente nulla, ma in realtà entrambi avevano escogitato un espediente irregolare per alterare le urine nei controlli antidoping, utilizzando un pene finto contentente liquido organico “pulito”. Se però a Licciardi non è andata bene e l’atleta italiano è stato scoperto (rischia uno stop di 30 mesi) al pugile americano è filato tutto liscio, visto che non è stato mai scoperto. La rivelazione è stata fatta dallo stesso Tyson nella sua autobiografia di cui continuano ad essere pubblicate gustose anticipazioni. Iron Mike avrebbe utilizzato l’espediente perché faceva uso massiccio di cocaina e marijuana, a causa della quale è anche risultato positivo e multato di 200mila dollari. Ma quella del 2000 è stata la sua unica positività dal momento che assieme al suo team, a partire dall'incontro del 2000 ad Hampden Park contro Lou Savarese, aveva escogitato un piano infallibile per aggirare i controlli. "La storia di tutte le guerra è una storia di droga. Tutti i grandi generali e combattenti erano drogati in battaglia. E così anche io. Finito il match, un mio assistente faceva la pipì in un pene finto che io nascondevo dentro le mutande. E con quell'urina riempivo le provette dell'antidoping".