Napoli, Sarri: Come ignorare Mertens per dare spazio alle altre punte?

"I rigori per noi pare ci fossero, c'era anche un penalty non dato per fallo su Mertens, c'era anche l'espulsione in quel caso”. Altro che favori, per Maurizio Sarri il suo Napoli non è stato per niente avvantaggiato e mentre poco distante da lui il tecnico del Crotone Nicola si lamenta, lui sottolinea i meriti dei suoi. Tornare concentrati dopo la sbornia Champions e il ko col Real non era facile: "Negli ultimi dieci giorni abbiamo affrontato Juventus, Roma e Real Madrid. Arrivare alla quarta partita contro una squadra di bassa classifica poteva essere una partita di down sotto il punto di vista delle forze mentali. La prestazione è stata di buon livello, ed al di là del risultato non era semplice. L'obiettivo deve essere quello di ottenere il massimo, il resto deve venire di conseguenza. Nelle ultime 14 partite abbiamo fatto 34-35 punti, abbiamo soltanto solo un punto in meno rispetto allo scorso anno. Si sono fatte partite di Champions molto dispendiose, la squadra non si sta solo confermando ma sta crescendo. Dobbiamo porci l'obiettivo partita dopo partita. Stiamo facendo un campionato straordinario". Il San Paolo era pieno nonostante l'avversario non fosse una big: “Il pubblico è straordinario, umile. Oggi, dopo il tutto esaurito contro il Real, c'erano oltre quaranta mila persone per una partita contro una squadra di bassa classifica. Si merita questo ed altro”. Le scelte di formazione hanno un po' sorpreso, panchina per Milik e Pavoletti dal 1': "Ho fatto 5 cambi perchè mi servivano forze fresche e tutti hanno reso bene. Pavoletti non ha fatto male, non è appariscente sotto il punto di vista tecnico ma il lavoro sporco lo ha fatto bene, poi si sono aperti gli spazi, e sono venute fuori le condizioni per Mertens. Sono contento per il ragazzo, lo vedo in allenamento e sta progressivamente crescendo. Milik dopo il grande lavoro di rieducazione che ha fato per rientrare, mi sembrava gli mancasse un pizzico di brillantezza. Alternative in avanti? Stiamo provando e lo mettiamo in atto anche in partita, abbiamo fatto anche il 4-2-3-1. Con questa soluzione però questa è la squadra che ha fatto che ha fatto più gol in campionato, cambiare qualcosa mi sembra dannoso, non posso ignorare Mertens, un attaccante da 19 gol in 16 partite, sarebbe una follia. E' chiaro che penalizza gli altri due, ma è una soluzione importante per noi. Vorrei sottolineare anche la prova di Insigne. Dopo un brevissimo passaggio sui rapporti con De Laurentis ("non ho mai ritratto la mano, continuo a fare quello che penso") il tecnico azzurro si sofferma infine sullo sprint per il secondo posto: "Di scudetto non ne abbiamo mai parlato negli spogliatoi, ricordiamo che quest'anno abbiamo avuto infortuni che l'anno scorso non c'erano, che abbiamo pagato la coppa d'Acfrica, la Champions e che ci manca il capocannoniere dello scorso anno. Ripeto: stiamo facendo meglio dell'anno scorso e l'obiettivo finale verrà come somma degli obiettivi settimanali. Ho la sensazione è che per il secondo posto ce la giocheremo fino in fondo".

Stefano Grandi