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Koulibaly: La Juve con noi fa sempre questo, segna e si mette dietro a difendersi

18/01/2018 09:34

Koulibaly: La Juve con noi fa sempre questo, segna e si mette dietro a difendersi  |  Sport e Vai

Sfida aperta alla Juventus. Kalidou Koulibaly parla alla Gazzetta dello sport ma è come se di fronte avesse i rivali bianconeri e dice: "Si convincano, quest’anno vogliamo arrivare fino in fondo. Noi faremo di tutto per tenerla dietro, la Juventus, ma Roma e Inter non sono ancora fuori dal discorso scudetto. Il mio intento e quello dei miei compagni, è di mettere fine all’egemonia bianconera. Il primato in classifica ce lo stiamo meritando tutto, stiamo dimostrando che si può vincere anche giocando un calcio spettacolare”. Il difensore azzurro parla anche di Higuain, ripensando a quel gol nello scontro diretto al San Paolo. "Cosa ho pensato? Che m’è mancato appena un centimetro per togliergli il pallone, sono arrivato un soffio dopo che lui aveva calciato in porta. Contro di noi la Juventus gioca così, segna un gol e poi si mette tutta dietro a difenderlo. Sono partite di grande livello, ma per un dettaglio si possono perdere. Comunque il Pipita è un fuoriclasse, è stato un piacere giocare con lui. Tra l’altro, essendo stato tre anni a Napoli, conosce tutti i nostri meccanismi e, dunque, riesce sempre a sorprenderci". Pipita a parte, sono i napoletani gli attaccanti più forti della A secondo Koulibaly: "Direi Icardi e Dzeko, ma quello che mi dà più fastidio è Kalinic, che gioca sempre sul filo del fuorigioco. Di certo, non affronterei quelli del Napoli: Callejon, Mertens e Insigne, sono autentici campioni".Scudetto sì ma anche l'Europa League: "Io vorrei vincerla l’Europa League: la contenderemo ad altre grandi squadre, sarebbe un trofeo molto importante per il Napoli. Abbiamo tanta voglia di vincere e due obiettivi da centrare: dobbiamo farlo, per la città e per noi stessi". Un contratto a vita, lei lo firmerebbe: "Per la mia famiglia e per i tifosi, se il contratto fosse buono non avrei problemi a firmare, a restare per sempre. Qui sto benissimo, città e squadra mi danno tutto, io voglio restituire qualcosa ai napoletani, voglio dare loro lo scudetto. E' uno dei momenti migliori della mia carriera - dice - Ad oggi, sono cresciuto tanto. Quando sono arrivato in Italia ho avuto bisogno di un anno di ambientamento, che non è stato semplice. Poi mi sono detto che me la sarei dovuta meritare questa grande squadra e ho cominciato a lavorare intensamente. Adesso, sto capitalizzando gli sforzi e i miei sacrifici. Di certo, non mi fermerò qui".  Il difensore senegalese ripercorre le tappe della sua storia napoletana: "Qualche problema l’ho avuto, con Benitez sono persino finito in panchina e quel momento è stato molto importante, perché ho lavorato tanto su me stesso e guardando da fuori ho compreso molte cose, anche sul piano tattico. Mi sono imposto di far vedere che non si erano sbagliati a prendermi, che sarei potuto diventare uno dei difensori più forti del campionato italiano. Sarri in questa crescita ha influito tanto. Appena è arrivato mi ha detto: “Ascoltami e diventerai un campione”. È stato importante, perché mi ha dato fiducia in un momento in cui le cose non andavano tanto bene. Ricordate l’inizio del suo primo anno? Ci fu la partita di Europa League contro il Bruges che rappresentò la svolta sia per me che per la squadra. Direi che quello è stato il momento chiave della mia carriera"


 


Tags: napoli higuain koulibaly

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