Da Lapadula a Vrsaljko: quanti rimpiangono il no al Napoli

A luglio hanno detto no al Napoli, ma a inizio settembre già rimpiangono quella scelta. Da Lapadula a Vrsaljko non sono pochi gli obiettivi falliti sul mercato degli azzurri che se potessero oggi forse cambierebbero idea. Erano i tempi difficili di luglio-agosto per il club partenopeo, che stava per perdere Higuain e si vedeva rispondere picche da tutte o quasi le prime scelte sul mercato. A Lapadula il ds Giuntoli pensava da tempo, col Pescara c'era una corsia preferenziale e l'accordo sembrava cosa fatta ma fu il bomber a dire di no. Quando arrivò l'offerta del Milan l'attaccante non ebbe dubbi nel preferire il rossonero all'azzurro, lasciando De Laurentiis con un palmo di naso. Oggi Lapadula soffre in panchina, costretto a fare da vice-Bacca perennemente. Col 4-3-3 di Montella l'ex Pescara non ha chances di giocare se non come prima punta, ruolo nel quale c'è il colombiano. Col Milan senza le coppe lo spazio per Lapadula si prevede assai ristretto, e i rimpianti cominciano a emergere. Un po' quello che avrà pensato Vrasljko, cercato dal Napoli come alternativa sugli esterni bassi sia a Hysaj che a Ghoulam ma che ha preferito lasciare Sassuolo solo per l'Atletico Madrid. Pagato 16 milioni di euro dagli spagnoli, il suo inserimento per ora è stato semi-fallimentare: neanche convocato nelle prime due gare di Liga da Simeone e lasciato in panchina per tutti i 90' nella terza giornata lo scorso weekend. In Spagna già si sussurra che se il terzino croato continuasse a non trovare spazio potrebbe anche decidere di cambiare aria a gennaio.

GLI ALTRI NO - E che dire di Vecino e Soriano altri ex pallini degli azzurri? Finora hanno brillato poco. Se Herrera, il primo nome identificato come rinforzo per il centrocampo, non può aver rimpianti perchè fosse stato per lui e non per il Porto che voleva 30 milioni, a Napoli ci sarebbe andato con piacere, sarebbe interessante sapere il pensiero di Klaassen che sta vedendo forse con un pizzico di invidia i risultati già raggiunti dall'ex compagno di squadra all'Ajax Milik, mentre lui è rimasto a giocare in Eredivisie. E per finire Sportiello – con cui il Napoli non ha trovato un accordo per il ruolo di vice-Reina - all'Atalanta qualche gol di troppo sulla coscienza ce l'ha e la sua falsa partenza rischia di farne abbassare le quotazioni sia in chiave mercato per il futuro sia in chiave Nazionale. Forse dire no al Napoli quest'anno non porta molta fortuna...

Fabrizio Piccolo