Calciomercato Napoli: Piace Vermaelen ma l’Arsenal tiene duro

Mancino di piede, testa alta, forte nel gioco aereo e dotato di un buon calcio: corrisponderebbe in pieno alle desiderata del Napoli sul calciomercato l’identikit di Thomas Vermaelen che non a caso rientra nella lista dei difensori che piacciono a Benitez. Wenger lo utilizza poco o niente nel suo Arsenal, dov’è chiuso da Mertesacker e Koscienly: solo tre presenze in campionato, una in Champions League, e appena due in League Cup per il nazionale belga che starebbe scalpitando per essere ceduto a gennaio. L’incontro di Champions è stata l’occasione anche per una chiacchierata in tal senso, con Bigon che ha chiesto informazioni sulla possibilità di acquisto del giocatore. Non vuol perdere i Mondiali Vermaelen, che ha un contratto in scadenza nel 2015 e di questo passo rischia di vedere la nazionale solo dalla panchina. Il difficile sarà convincere Wenger che, dopo il passaggio del turno agli ottavi di Champions, non ha nessuna intenzione di indebolire la rosa. Il tecnico francese vuole vincere la Premier e arrivare il più lontano possibile in Europa, ma dovrà fare i conti con il malcontento del difensore che sarebbe disposto a prendere in considerazione l’idea di giocare a Napoli. Intanto Benitez all’Indipendent ha scritto un articolo per ribadire che l’Europa League per lui non è una coppa da poco. Pur confermando il rammarico per essere usciti dalla Champions in maniera atroce il tecnico azzurro ha messo nel mirino l’altra coppa: “Siamo diventati esperti di matematica dopo mercoledì sera: tanti calcoli e differenze, ma alla fine usciamo con dodici punti, il punteggio più alto della storia della Champions fra le non qualificate. Soli il Psg nel 1997 aveva fatto meglio di noi prima della gara contro gli inglesi. Cosa possiamo farci? Guardando lo Zenit a sei punti , il rammarico cresce, am ribadisco la domanda: Cosa potevamo fare di più?  Le possibilità per noi erano ridotte e sapevamo che qualora il Dortmund avesse battuto il Marsiglia, noi saremo stati fuori. Abbiamo cercato di fare una gara di grande intensità, ma anche di equilibrio fra difesa ed attacco. Se avessimo segnato subito il primo gol, magari le cose sarebbero andate diversamente ed avremmo potuto fare come ad Anfield contro l’Olympiacos nel 2004 quando riuscimmo a rimontare nonostante i numeri non fossero dalla nostra parte sul passaggio della fase a gironi della Champions. Il gol del Borussia nei minuti finali è stata una mazzata, i calciatori in campo guardavano gli spalti e capivano a seconda dei salti del San Paolo il risultato di Marsiglia. Ora dobbiamo pensare all’Europa League, ho un legame speciale con questa competizione dato che l’ho vinta con Valencia e Chelsea. Voglio fare il terzo successo col Napoli. Daremo tutti noi stessi per arrivare fino in fondo a questa manifestazione".

Stefano Grandi