Motogp, Pedrosa: Nessun rimpianto, ho provato a vincere

C’è terzo posto e terzo posto. Quelli conquistati senza mai lottare per la vittoria sono una cosa, quello ottenuto da Dani Pedrosa sul circuito di Catalunya ha il sapore di una rinascita. Si era illuso anche di poter battere Marquez l’altro spagnolo della Honda ma nelle sue parole a fine corsa non c’è rammarico: "Ho fatto del mio meglio negli ultimi due giri, ma subito Marc ha iniziato a cambiare le sue traiettorie, facendo delle linee molto più strette, utile a proteggersi. E così mi sono trovato con meno spazio per attaccarlo e in un paio di volte quasi l'ho toccato. Nell'ultimo giro ho provato ad attaccarlo dopo averlo studiato nei giri precedenti, ma poi ci siamo leggermente toccati e così ho perso anche il secondo posto a favore di Valentino, mentre avrei potuto vincere. Sono molto felice per la bella battaglia anche se ho concluso solo terzo. Posso dire non avere rimpianti, perché ho provato a vincere". C’era chi dubitava della sua resistenza per l’operazione subìta: "Sicuramente l'intervento mi è servito perché mi sento meglio, ma non c'è solo quello, visto che abbiamo lavorato sulla moto e ora mi sento più a mio agio. Forse abbiamo imboccato la strada giusta nello sviluppo...". Chi invece è uscito un po’ con le ossa rotte dal Gp di Spagna è Lorenzo. Ottima la partenza in avvio ma dopo aver guidato il gruppo per cinque tornate è stato scavalcato prima da Valentino Rossi, poi dalle due Honda HRC e si è progressivamente allontanato: "Sono un po' deluso sapevamo che gli altri erano molto forti e anche Vale ha potuto tenere un buon ritmo. Il mio passo non era così male, perché la temperatura sulla pista è molto calata, ma non riuscivo ad aprire il gap che come averi voluto fin dal primo giro. Quando Vale mi ha passato se n'è andato perché non potevo guidare come quando giro da solo. La mia M1 funzionava bene in frenata, ma non nelle ultime due curve, dove eravamo molto forti l'anno scorso. In accelerazione ho iniziato a perdere grip e quando ero dietro a Dani era impossibile stare con lui, ho dovuto recuperare il terreno che perdevo in curva. E' stato un peccato perché se avessimo avuto meno problemi in accelerazione ci sarebbe anche stata l'opportunità di vincere. Non ho potuto fare niente di più...".