F1: Gp Abu Dhabi, vince ancora Vettel

E meno male che i record non gli interessavano. Anche Abu Dhabi si inchina allo strapotere di Vettel che con il Mondiale in tasca non ha perso né fame né voglia di stupire. Raggiunti altri primati: sette vittorie di fila come Schumacher (ed ora nel mirino c’è Ascari che ne vinse 9 a cavallo di due stagioni) il cui record di 13 successi stagionali risalente al 2004 potrebbe essere egualmente eguagliato qualora Vettel vincesse anche negli ultimi due Gp rimasti. Corre per la storia Vettel. Lo dimostra sin da quando scatta il semaforo verde, quando quasi va in collisione con Webber per superare il compagno di scuderia e portarsi in quel ruolo che conosce ormai a memoria di leader della corsa. Un monologo, quello del tedesco della Red Bull, come abbiamo già visto tante volte in questo campionato che si ricorderà per il gap pauroso tra la vettura del 4 volte iridato e tutti gli altri. Il sogno di Webber di riuscire a centrare un successo prima di abbandonare la F1 è naufragato subito; l’australiano deve accontentarsi di ingaggiare un duello con Rosberg e Grosjean per la seconda piazza, perché presto le situazioni si delineano. Alla fine Webber la spunta per la doppietta Red Bull (la terza stagionale), con Rosberg terzo davanti al franco-svizzero della Lotus mentre i problemi tecnici tormenteranno l’altra Mercedes di Hamilton.

MALE LE FERRARI. Non è giornata neanche stavolta per le Ferrari, l’unica buona notizia in chiave classifica costruttori è il ritiro immediato di Raikkonen, che già era stato retrocesso in ultima posizione , in quanto la sua vettura non ha superato le verifiche da parte dei commissari sulla flessibilità del fondo anteriore della vettura. Il lato anteriore sinistro è infatti risultato flettere più dei 5mm permessi. Il finlandese però esce subito di scena ma per Alonso sarà una magra consolazione. A rendere avvincente la gara è comunque proprio la serie di sorpassi che si consumano alle spalle del trio di testa. Nonostante le ipotesi della vigilia alla fine tutti optano per la doppia sosta ai box ma non incidono più di tanto, quello che fa la differenza è l’orgoglio dell’asturiano che riesce a scalare posizioni nel finale e chiude quinto dopo spettacolari sorpassi ad Hamilton e Di Resta. Massa chiude ottavo.

Stefano Grandi