RIO DE JANEIRO – Cesare
Prandelli cambia. Dopo la deludente sconfitta contro il
Costa Rica, il c.t. sta pensando di rivoluzionare l’
Italia. D’altra parte il commissario tecnico azzurro aveva chiarito già prima della partenza per il
Brasile che la
Nazionale non avrebbe avuto un unico volto, ma sarebbe stata una squadra camaleontica, capace di cambiare moduli e giocatori nel corso del
Mondiale e anche della stessa partita. Finora l’unica variante tattica di Prandelli è stato il passaggio dal 4-1-4-1 al 4-1-3-2 e poi al 4-2-3-1 della disperazione nel secondo tempo di Recife, una mossa che non è riuscita a scuotere gli azzurri contro i ticos, condannandoli ad un vero e proprio spareggio contro l’
Uruguay. Complice anche l’infortunio di
De Rossi, l’unico elemento, secondo il c.t., in grado di dare equilibrio davanti alla difesa nel modulo con la difesa a quattro, nella gara decisiva contro la
Celeste, Prandelli potrebbe quindi rispolverare quella difesa a tre che diede ottimi risultati nell’ultimo Europeo contro la Spagna.
DIFESA A TRE. Stavolta, causa indisponibilità, non sarà il centrocampista della Roma ad arretrare in mezzo ai due centrali, e così Buffon potrebbe ritrovare davanti a sé il terzetto della Juventus, composto da
Barzagli,
Bonucci e
Chiellini. A questo punto, le scelte più importanti andranno compiute dal centrocampo in su. In particolare, Prandelli dovrà scegliere l’assetto dell’attacco, avendo due opzioni: continuare a schierare
Balotelli unica punta, con
Marchisio e Candreva a supporto, in una sorta di 3-4-3 pronto a ripiegare in fase difensiva in un 5-4-1 (e in questo caso andrebbe scelto il partner di Pirlo in mezzo al campo,
Verratti e il suo dinamismo paiono favoriti); oppure affiancare un altro attaccante,
Immobile il candidato numero uno, a SuperMario, abbassando Pirlo davanti alla difesa in mezzo a due mezz’ali, molto probabilmente Marchisio e Verratti, ed escludere Candreva.
TORNA DE SCIGLIO. Il c.t. ha due giorni per trovare la soluzione al dilemma, che pare, invece, non esserci sulle corsie esterne, dove
De Sciglio, recuperato, dovrebbe fare da opposto a Darmian, ricollocato sulla fascia destra, a lui più congeniale. La scelta influenzerà soprattutto la manovra offensiva dell’Italia, che sembra soffrire parecchio con Balotelli unica punta. La difesa a tre permetterebbe a Prandelli un maggiore controllo sul pericolo più grave proposto dall’Uruguay, ovvero la coppia d’attacco,
Suarez-
Cavani, chiamata a fronteggiare, con il nuovo modulo, sempre tre difensori. Inoltre è probabile che l’Italia adotti un atteggiamento meno “spagnolo”, abbassando il baricentro per evitare di esporsi ai micidiali contropiede della Celeste, resuscitata dalla vittoria con l’Inghilterra arrivata proprio grazie a una fantastica prestazione dei due attaccanti.