Gazidis: Ora parlo io, vi spiego che Milan nascerà

Mesi di silenzio, critiche ingoiate senza reagire, accuse che gli sono piovute addosso da destra e da sinistra ma ora Ivan Gazidis ha voluto fare chiarezza. Il Ceo del Milan ha parlato alla Gazzetta toccando tutti i temi caldi del momento: "Due anime nel Milan? Non è vero, non è vero, non è vero. C’è una sola visione comune: avere un Milan moderno, che competa al vertice del calcio italiano e europeo, che giochi in futuro nel più grande stadio del mondo...La tentazione spesso è prendere decisioni a breve termine, fare il passo più lungo della gamba. È normale". Gazidis fa capire che squadra ha in mente: "Deve essere un buon mix tra giovani di talento e giocatori esperti che abbiano ancora fame di successi, mentalità vincente e sappiano guidare il gruppo. Ibrahimovic ha avuto un impatto enorme, da un punto di vista tecnico, di personalità, di leadership. Non abbiamo mai rifiutato l’idea di giocatori esperti e già di alto livello. Ma puntiamo anche su chi possa diventarlo con la maglia del Milan. Theo Hernandez non è oggi un giocatore top? Bennacer non è un potenziale top? C’è un team di persone che cerca di trovare i giusti equilibri, i giocatori che permettano il mix vincente". Non poteva mancare una domanda sul feeling con il duo Maldini-Boban: " Con Zvone e Paolo ci parliamo tutti i giorni. Torniamo insieme, felici o tristi, dopo ogni partita. Tutto quello che facciamo è insieme. Tutti noi vogliamo la stessa cosa. Chi comanda? Chi è il re? Nessuno. Il re è quello per cui lavoriamo tutti. Il re è il Milan". Si tocca anche l’argomento Rangninck: "Sono nel calcio da 26 anni, interagisco con centinaia di persone diverse tra cui almeno 20 allenatori in tutto il mondo. È normale. Ma nessuno ora nel Milan sta pensando a un nuovo allenatore...Pioli resta in pole position anche per il futuro: la stagione è ancora aperta. È presto per parlarne adesso. Rangnick? Non parlo mai di tesserati di altri club, calciatori, allenatori, dirigenti che siano. Non sarebbe giusto e corretto farlo".