Altro che irritato, ecco su Ronaldo il pensiero di Agnelli

Qualcuno aveva ipotizzato una forte irritazione da parte di Andrea Agnelli per la decisione di Cristiano Ronaldo di uscire dalla bolla dove era isolata la Juve per rispondere alla convocazione del Portogallo ma  è stato proprio il presidente della Juve a chiarire tutto dicendo: "A marzo durante il lockdown noi club urlavamo necessità di spostare l'Europeo e l'ha fatto per permetterci di completare le competizioni. Ad aprile si sapeva che la UEFA avrebbe voluto riprendere le competizioni. Se noi arriviamo a fine agosto a puntare il dito mi sento di difendere la posizione dell'UEFA. Se invece si tratta di rimodulare gli impegni per tempo rispondo di sì. Bisogna anche avere la consapevolezza che le decisioni abbiano ripercussioni fra mesi. Non bisogna svegliarsi all'ultimo. Perché Cristiano non avrebbe dovuto rispondere alla convocazione? Non avendo competizioni da giocare abbiamo detto che chiunque volesse avrebbe potuto proseguire l'isolamento fiduciario a casa. Non si sono rotte bolle, sono molto resistenti. Quando le Nazionali chiamano i giocatori ci tengono, è un sogno e per fortuna rimane vivo anche a chi ha già tante presenza. E questo è bello, rispondere alla chiamata delle Nazionali fa piacere. Spadafora ha dichiarato che Ronaldo in Italia ha violato il protocollo? Deve chiamare il ministero della Salute e degli Interni e farsi spiegare cos'ha violato. Io per la Juventus applico il protocollo federale. Io sono un dirigente sportivo e mi curo di quello". Un passaggio polemico arriva anche quando si parla di Pirlo: "Io ho la sensazione che il mondo che ci circonda non vede l'ora di giudicare un paio di sconfitte. Quello che è mancato a Pirlo che abbina l'assenza di precampionato e il debutto assoluto su una panchina, la nostra responsabilità sarà quella di accompagnare il suo percorso iniziale. CI saranno ostacoli e il mondo non vede l'ora di colpire tutta la Juventus. Lo staff penso che sia il primo moderno che vedo, ognuno si muove con la consapevolezza. Tra dieci anni sarà lo staff ideale".