Vettel: Non sono fiero di quanto fatto, Hamilton: Accetto sue scuse

A parole è pace fatta, nei fatti lo si vedrà al red Bull Ring in Austria ma la polemica infinita tra Vettel e Hamilton - dopo i fatti di Baku, la penalizzazione per il tedesco che però ha scansato la squalifica della Fia e la delusione di Hamilton che chiedeva pene più severe dopo essere stato preso a ruotate dal tedesco – non si riaccende nella conferenza ufficiale prima del Gp austriaco. Vettel sceglie il basso profilo, ammette l'errore e si scusa di nuovo, mentre il britannico della Mercedes abbozza e guarda avanti. Il pilota della Ferrari non alimenta le polemiche e dice: “Quello che è successo lo abbiamo visto. Nella mia macchina avevo una prospettiva diversa. Ho parlato con Lewis dopo la gara ma non voglio pompare ulteriormemente la questione. Ho detto tutto, la mia decisione è stata sbagliata, ho preso una penalità ed è andata così. Ma credo sia un nostro diritto tenere per noi quanto ci siamo detti. E' stato un errore affiancarmi a lui e colpire la gomma. Ero sorpreso all'inizio perché pensavo avesse frenato. Era quello che pensavo in quella circostanza, non sono certo fiero di quello che ho fatto. Cercherò di non farlo capitare più.". Poi aggiunge: “Capisco se Lewis si sente turbato, ma sono contento che abbia sottolineato come il rapporto e il rispetto tra noi siano intatti. Ho chiesto scusa, ho sbagliato. Non ho parlato subito con lui? Eravamo entrambi troppo impegnati, c'erano troppe persone tra di noi. Non era il momento giusto. Potessi tornare indietro non lo farei. C'era la possibilità di vincere a Baku. Non ero contento alla fine. A lui ho sempre detto che non avevo l'intenzione di fargli male. E' stata di sicuro una reazione eccessiva, ma la velocità era bassa. Facendolo non ci ho guadagnato nulla. Felice che abbia superato la cosa, lunedì quando l'ho sentito non ho avuto la stessa sensazione, ma ora possiamo concentrarci su altro".

LA REPLICA MERCEDES - Hamilton è glaciale: "Ho detto già tutto sui fatti di Baku e ora devo concentrarmi sull'Austria. Io e Sebastian abbiamo parlato lunedì dopo la gara e poi sicuramente dopo che lui mi ha contattato gli ho ribadito che il rispetto per me nei suoi confronti non è cambiato. Gli ho detto che ritenevo potesse correggere la sua dichiarazione, speravo chiarisse la questione. Io non volevo fare nulla di quello che ha detto. Accetto le sue scuse e vado avanti. Non sento tutta questa tensione, abbiamo chiarito e parlato al telefono con toni rispettosi. Per me era fondamentale riconoscesse che non ho fatto brake testing, invece non avevo frenato di proposito. E' importante che la gente lo capisca. E poi la FIA, le loro decisioni si riflettono su di noi. E' un altro aspetto importante. A Baku pensavo solo ai punti che avevo perso e come recuperare i punti. Abbiamo ancora montagne ripide da scalare"

Stefano Grandi