F1, Vettel: "Non me la prendo per i fischi, ci può stare"

Sembra quasi che i fischi per Vettel al momento della premiazione, un’abitudine che sta diventando troppo frequente visto che l’episodio si è verificato per due volte di fila – prima a Monza e poi a Singapore – diano quasi più fastidio ai colleghi del tedesco (in primis Hamilton) e agli addetti ai lavori che non al pilota della Red Bull. La disapprovazione del pubblico, che aveva avuto inizio dopo il successo di Vettel in Gran Bretagna, è forse dovuta all’effetto-noia che è la conseguenza dello strapotere del campione del mondo ma lui sembra non farci caso. Parlando alla Bild Vettel ha commentato la cosa con nonchalance: “Non me la sto prendendo. Se sei un appassionato di Formula 1 hai anche un tuo pilota preferito ed è ovvio che lo sostieni. Perciò vuol dire che c’è gente che non tifa per te, sopravviverò a tutto questo. Per me è semplice. Se seguo il calcio e sono in disaccordo con l’arbitro che fischia contro la mia squadra, mi unisco al gruppo anche io e fischio, lo chiamo anche idiota, ma non c’è niente di personale. Ho imparato che non si può piacere a tutti. Diciamo che firmo 100 autografi, il 101esimo in fila sarà sicuramente arrabbiato con me. L’importante è essere onesti con se stessi e andare a dormire con la coscienza a posto”.

Stefano Grandi