Napoli su Cerci, in Spagna ne sono certi

Un clamoroso ritorno in Italia, oppure soltanto una suggestione di mercato? In Spagna hanno preso molto sul serio le voci che vorrebbero Alessio Cerci, passato in estate dal Toro all'Atletico Madrid non senza un codazzo infinito di polemiche e veleni, in procinto di passare al Napoli, alla ricerca di un sostituto all'altezza per Lorenzo Insigne, infortunatosi al ginocchio e costretto ad un lungo stop. Il fantasista romano, che recentemente ha riassaporato la gioia della convocazione in Nazionale, sarebbe il sostituto ideale dello "scugnizzo" partenopeo: abile a saltare l'uomo, disposto al sacrificio, generoso, Cerci ha molte caratteristiche in comune con il trequartista del Napoli. Non a caso, nell'estate del 2013 il calciatore romano - all'epoca al Torino - fu accostato in molte circostanze al club di Aurelio De Laurentiis, che poi ripiegò - si fa per dire - su José Maria Callejon. Ora i tempi potrebbero essere maturi perchè l'operazione si faccia sul serio, anche perché Cerci all'Atletico sta incontrando parecchie difficoltà. Appena 124 minuti diluiti in sei apparizioni,nessuna da titolare, in campionato per l'ex stella del Torino, che con Ciro Immobile l'anno scorso ha letteralmente trascinato i granata verso la sorprendente qualificazione in Europa League.  Un po' poco per un calciatore pagato 16 milioni di euro. Tanto che, per non vederne sminuito il valore, lo stesso Atletico sarebbe contentissimo di girarlo al Napoli, in un calcio più consono alle sue attitudini. Per il momento è presto per parlare di trattativa avviata, di certo c'è che Cerci è nel ventaglio di nomi fatti per la sostituzione di Insigne. Il Napoli potrebbe rilevarlo in prestito fino a fine stagione, definendo in anticipo con i Colchoneros il prezzo del riscatto. O magari potrebbe provare a giocare d'anticipo, investendo a scatola chiusa una cifra consistente per avere il calciatore a disposizione per più stagioni. Scenari, ipotesi suggestive quanto si vuole, ma non del tutto avventurose. In Spagna ci credono.