Inter, Mancini: Questo è il modulo giusto, non ho voluto rischiare Shaqiri

L’unico vero pericolo Mancini lo ha corso quando Andreolli involontariamente lo ha colpito con una pallonata in pieno volto per il resto la sua Inter finalmente è apparsa convincente quasi in tutto. Il brivido finale dopo il gol del 2-1 del Genoa è durato neanche un minuto mentre per il primo successo interno dell’era-Mancini quest’Inter ha brillato per continuità. Il tecnico chiede però ancora di più: “Sono soddisfatto del risultato e del primo tempo, non del secondo. Siamo calati tanto con i tre d'attacco dietro Icardi, era preventivabile. Perdevamo il possesso palla: il problema è che loro sono a corto di condizione. Podolski ha sempre fatto quel ruolo, Hernanes sta imparando e Palacio ci sta benissim. Guarin? Ha il fisico per giocare lì. Se impara e migliora - cosa che non è semplice per chi ha certe caratteristiche - credo possa farcela. Stiamo lavorando bene, ma una vittoria non cambia il nostro percorso. Oggi era importante vincere e fare bene con questo modulo un po' troppo offensivo. Ma se troviamo la giusta condizione fisica, possiamo giocare così. E ripeto: anche Hernanes può giocare lì in mediana. Ha dato per anni spettacolo Pirlo, lo fa ora Verratti: non serve solo il fisico, ma anche la testa". I tifosi aspettavano di vedere Shaqiri, anche solo per pochi minuti: “Non potevamo prendere il rischio di farlo giocare, ha fatto un solo allenamento ed era pericoloso. Cosa cambierà tatticamente quando sarà pronto?Adesso è importante che tutti ritrovano la loro condizione, il ruolo non sarà un problema". Quello che non cambierà è il modulo, il 4-2-3-1:"Questo modulo ci dà copertura del campo e ci fa difendere bene, se continuiamo così è meglio. La mentalità deve essere sempre quella, siamo l'Inter. Spero che la squadra possa sempre migliorare, però rimangono da risolvere tanti problemi e lo faremo piano piano".

Stefano Grandi