Calciomercato Lazio, Lotito show: difende il mercato e litiga con un tifoso

Ha difeso le scelte sul mercato, ha negato che in dieci abbiano detto di no alla Lazio e, dopo essersi detto fiducioso per il futuro, ha anche litigato con un tifoso al telefono, mettendo il viva voce per far sentire agli astanti una delle tante minacce che gli arrivano quotidianamente. Un vero e proprio show quello di Claudio Lotito prima dell’assemblea di Lega. Dopo aver dato del matto a un tifoso che gli chiedeva di lasciare la Lazio il patron biancoceleste ha risposto in diretta a un sostenitore che lo accusava di star rovinando il club: "Ieri sera – ha poi aggiunto -  ho ricevuto una sessantina di telefonate di pseudo tifosi, in cui mi chiedevano di lasciare la Lazio o mi minacciavano di morte. Vivo sotto scorta, voi dovreste capire che scrivere stupidaggini è un'istigazione alla violenza. Vogliano cambiarlo questo sistema? Innanzitutto ci sono troppe squadre: ce ne vogliono 18 in serie, 18 in serie B e massimo 40 in serie C, altrimenti non ci sono risorse e poi che professione è quella del tifoso? Dobbiamo cercare di tutelare la tifoseria sana".  Poi la difesa delle mosse fatte a gennaio: "Abbiamo un progetto chiaro in testa, sia per il presente che per il futuro. Abbiamo inserito tanti giovani in rosa fra cui anche Keita, che servono a rinforzare la rosa. Il resto sono chiacchiere. Gli obiettivi sportivi non possono escludere quelli economico. Adesso la Lazio è una società in regola, che risponde alle regole del fairplay finanziario. Non è più vero l'assioma che chi più spende più vince. E questo lo dico da dieci anni a questa parte. Ci sono persone che hanno comportamenti strumentali figli di trent'anni di vita alle spalle di un sistema che non può più andare avanti. Hernanes all'Inter per aiutare Thohir? Non voglio parlare di chiacchiere. E' stato il giocatore di andare via. O cambiamo le regole che vogliono questo, oppure le società dovranno sempre sottostare alla volontà dei calciatori. Hernanes aveva un accordo con l’Inter e voleva andar via. Non potevamo più tenere un calciatore fino a giugno scontento. Io sono stato chiaro con lui. Gli ho detto che se voleva andare via, doveva dirlo. Ci sono dei procuratori che guadagnano milioni portando via giocatori a parametro zero alle società. Hernanes aveva già deciso di non rinnovare. Lui rimane un grande persona, un grande uomo e questo continuo a pensarlo. Sulle scelte personali poi non mi permetto di dare giudizi. La Lazio però non è seconda a nessuno, è seconda solo sul piano economico”. Reja aveva parlato di dieci rifiuti sul mercato, Lotito chiarisce: “Faccio i nomi: Quagliarella ha rifiutato, per Biabiany c’era l’accordo col Parma ma lui ha detto di no. Questo non vuol dire che alla Lazio non vuole venire da noi, anzi, e la riprova è Klose che ha scelto noi e non il Milan. C'è una comunicazione sbagliata che tende a favorire alcune parti rispetto ad altre" .

Stefano Grandi