Calciomercato Juventus, Wenger: Non siamo attratti da Vucinic

Se vanno prese buone le parole di Marotta, che ha escluso categoricamente nuovi arrivi sul calciomercato per la Juventus, va da sé che tutte le operazioni che i bianconeri stanno comunque provando a fare hanno valenza per giugno. Se però è assai probabile che non ci siano acquisti nella finestra invernale, in uscita le porte sono ancora aperte. Dopo la cessione in prestito di De Ceglie al Genoa (dove è atteso anche Motta) resta in bilico anche la posizione di Vucinic. Ufficialmente il montenegrino non è sul mercato ma lo stesso ad ha spiegato spesso che sia per lui come per Quagliarella vale la regola che qualora chiedessero di andar via si cercherebbe di accontentarli. L’arrivo di Tevez e Llorente e più ancora il loro rendimento hanno fatto scivolare sempre più ai margini della prima squadra Vucinic cui non dispiacerebbe cambiare aria. Il giocatore piace in Premier e in particolar modo all’Arsenal, che vorrebbe rimpinguare il parco attaccanti dopo il brutto infortunio di Walcott. Restano a disposizione di Wenger solo Giroud e Bendtner, poco per un club che deve lottare su tre fronti. I gunners però non vogliono comprare il cartellino di Vucinic e puntano al prestito secco. Ipotesi bocciata dalla Juve che o ci guadagna qualcosa (oltre allo stipendio del giocatore) o preferisce tenersi l’attaccante. Proprio di Vucinic ha parlato Wenger assicurando che non è un obiettivo reale del club: "Stiamo vagliando le possibilità di mercato, ma non siamo particolarmente attratti da Mirko Vucinic. Alcuni hanno capacità di previsione che non ho, non c'è nessun giocatore seguito in modo particolare, mi sarebbe piaciuto annunciare qualcosa di emozionante per voi ma non ne ho la possibilità". Il coach dell’Arsenal ha provato a essere convincente: “Abbiamo 51 punti dopo 22 gare, se facciamo un paragone con le altre stagioni si tratta di uno dei migliori punteggi in assoluto se non il migliore e vogliamo continuare così. Abbiamo un gruppo molto unito, posso fare delle rotazioni e spesso anche grandi campioni si accomodano in panchina senza fare problemi. Voi mi chiedete di comprare nuovi giocatori, però se poi li vedete in panchina mi chiedete il perché”.

Stefano Grandi