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Verratti: D'accordo con Ancelotti, serve freno a insulti

13/11/2018 13:01

Verratti: D'accordo con Ancelotti, serve freno a insulti |  Sport e Vai

In questo momento dovrebbe accontentarsi dell'Europa League ma il Psg non è affatto rassegnato in Champions e non solo punta a passare il turno, nonostante il Napoli sia primo davanti al Liverpool, ma anche ad arrivare fino in fondo. Lo dice da Coverciano Marco Verratti, reduce da un momento delicato dopo essere stato beccato ubriaco al volante ("È stata una settimana difficile perché ho fatto una ca..., non bisogna fare queste cose rappresentando un grande club. Ho chiesto scusa, parlando con la squadra, si guarda avanti"). Per il centrocampista della Nazionale il Psg deve crederci: "La Champions è uno dei nostri obiettivi, ci sono Bayern, Barcellona, Juventus. Sono grandi squadre con un ottimo organico, saranno fra le favorite per la coppa. Il nostro è un gruppo molto emozionante, difficile, con tre squadre che non meriterebbero di uscire nella fase a gironi. Con il Liverpool tenteremo di fare del nostro meglio". Verratti si schiera invece con Ancelotti sulla proposta di sospendere le gare quando gli insulti dei tifosi sono continui e pesanti: "Queste cose non succedono all'estero, non ho mai sentito, a parte quando giocavamo a Marsiglia, cose così. Veniamo insultati per una partita di calcio, molte volte per una persona è difficile da digerire una sconfitta la domenica. Noi giocatori diamo tutto, è il nostro lavoro, siamo vissuti con il calcio. Penso che gli insulti non ci debbano stare. Sono d'accordo con Ancelotti, se non facciamo qualcosa di eclatante le cose non cambieranno mai. Se vinci sei buono, se perdi sei uno str... e questo non deve succedere". Ha fatto scalpore la notizia del bonus a Neymar e compagni per essere andati sotto gli spalti a salutare i tifosi ma Verratti aggiunge: "Avendo un contratto ci sono clausole da rispettare. Ci sono 100 regole, se manchiamo di rispetto al club o al compagno, non solo per gli applausi". A Parigi ha ritrovato Buffon: "Gigi è veramente felice per la scelta che ha fatto a Parigi, ha l'entusiasmo di un bambino, ha già contagiato tutti. Penso che quest'esperienza gli abbia portato voglia ed entusiasmo. Per la Nazionale... non deve dimostrare nulla. Non ho parlato di questo con lui, ma ne sono sicuro, ha dato tantissimo. Qui dovrebbe avere sempre la porta aperta". Capitolo nazionale, appunto, Bernardeschi è tornato a casa ( "È molto importante per la Nazionale, anche per la Juventus. Chi c'è qui però può giocare, dobbiamo pensare alla squadra, dare il massimo per tutti quelli che non giocano") ma in gruppo ci sono diverse novità tra cui Tonali. "Non ci ho ancora parlato, ma per arrivare in Nazionale serve delle qualità. Mi ricorda un po' me, perché anche io alle prime convocazioni ero in Serie B. Per lui è una grande cosa, giocare per la Nazionale non capita a tutti, sicuramente sarà contento, porterà entusiasmo. Ne abbiamo bisogno". Verratti sa di essere considerato importante per la crescita della Nazionale: "È sempre così, quando gioco bene sono da azzurro, quando gioco meno bene ci sono critiche. Nel club puoi dimostrare tutti i giorni, c'è una considerazione diversa. Con l'Italia viviamo un mese, un mese e mezzo, è più difficile. Se sei all'estero si vedono meno partite. Non penso ci sia meno considerazione, tutti si aspettano moltissimo da me e vuol dire che mi reputano un giocatore importante. Il mio compito è quello di dare tutto in mezzo al campo. Mi trovo molto bene con Jorginho, ho giocato tantissimo con Thiago Motta al PSG, molto vicini. Mi piace perché puoi avere tanti palloni, soprattutto non subiamo occasioni dall’altra squadra. Mi piace come il mister vede il calcio. Non credo sia giusto adattarsi agli avversari, non possiamo sempre cambiare. Dobbiamo continuare su questa strada al di là dell'avversario, per avere un'altra filosofia”. Si rtorna a Milano un anno dopo quella "maledetta" partita con la Svezia: "Non ho bellissimi ricordi a San Siro, è stato un anno complicato per noi, per la Nazionale, per voi. Penso siamo guariti, non si può restare fermi, soprattutto dopo una sconfitta. Ventura? Non penso siano tutte responsabilità sue, è stata dura per tutti. Delle volte può succedere, soprattutto la Spagna ha dimostrato di essere superiori di noi. È stato un giorno brutto della mia vita, era una possibilità che ci siamo fatti scappare, rimane nella memoria".

 


Tags: nazionale psg verratti

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