Troppi elogi per Gattuso, Ringhio deve trovare ancora nuove soluzioni

Esagerate erano le critiche prima, eccessivi gli elogi adesso. Si sa, nel calcio comandano i risultati ma far passare Gattuso da tecnico con la valigia a vate in due partite è un po' troppo. Rischiano di essere addirittura dannosi i tanti complimenti a Ringhio dopo la vittoria sulla Roma. Gli applausi sono meritati ma vietate le esagerazioni. Il suo Milan è ancora un cantiere e si aspettano ulteriori progressi. Ecco su cosa deve lavorare ora Ringhio: innanzitutto l'inserimento dei nuovi, a partire da Caldara. Preso per sostituire Bonucci, l'ex atalantino è una risorsa da valorizzare. Finora è rimasto a guardare ma potenzialmente deve essere un punto di forza, non una riserva. Sta ovviamente per prima cosa a lui meritarsi il posto, anche perchè Musacchio sta facendo bene ma recuperarlo alla causa è una priorità. Caldara è venuto per fare la differenza. Non solo lui, però: lo stesso Bakayoko ha caratteristiche che servono a questo Milan e così anche Laxalt e Castillejo. Proprio dopo l'ingresso di questi due i rossoneri hanno cambiato marcia, creando profondità e dando velocità alla manovra. Come inserirli senza stravolgere il gioco compassato, fatto di possesso palla del Milan? Dovrà lavorare anche sulla ripartenza del gioco, Gattuso: serve più velocità nel far girare la palla e bisogna correre meno rischi quando si gioca da dietro, sia con la Roma che col Napoli prima stavano succedendo pasticci evitabilissimi. Poi c'è sempre il discorso Higuain: il Pipita è stato decisivo con l'assist a Cutrone ma se in due partite ha fatto due tiri in porta un problema c'è e va risolto. Gattuso sa che c'è ancora tanto da fare, non si faccia abbagliare dagli elogi e continui a lavorare con entusiasmo e a testa bassa. La strada verso un Milan da vertice è ancora lunga.

Stefano Grandi