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Spalletti: Basta col dire che l’ambiente a Roma è difficile

06/02/2016 12:53

Spalletti: Basta col dire che l’ambiente a Roma è difficile |  Sport e Vai

Ora che ha preso la rincorsa, la Roma non vuole fermarsi e cerca la terza vittoria di fila. Di fronte però domani sera ci sarà  la Sampdoria di un vecchio amico, quel Montella ex bomber giallorosso che la Roma l’ha anche allenata e che Spalletti stima tanto: “Ammiro la qualità del tecnico, l'equilibrio del modo di stare in campo. Tutti hanno apprezzato il suo lavoro nella Roma, ma non solo in Prima Squadra, ma anche nei bambini. Ha fatto tutte le tappe che un allenatore forte deve fare. È arrivato in prima squadra e ha mostrato il suo lavoro, poteva stare anche a fare quel ruolo lì, poteva rimanere. Tutti hanno apprezzato il suo lavoro nella Fiorentina, è arrivato nelle primissime posizioni. Lui sa fare il suo mestiere e avrà un futuro importante, è un ragazzo intelligente. È uno che vuole andare avanti, pronto a migliorarsi e a imparare. Sarà un avversario difficilissimo. Troveremo una Sampdoria difficilissima da affrontare”. Col Sassuolo senza un centravanti di ruolo la Roma è parsa migliorata ma Spalletti precisa: "Secondo me di punte ne avevamo due e hanno segnato tutte e due. Hanno fatto un lavoro particolare: è il lavoro che produce una squadra e quello che è il movimento che non dà riferimenti, l'interpretazione a dare una mano, a fare la fase difensiva che non permette agli altri di sviluppare il gioco. È un insieme di qualità che porta alla vittoria. Danno un contributo anche quelli che corrono, non solo quelli che segnano”.

LO STILE-ROMA - Poi l’allenatore giallorosso ci tiene a smentire un luogo comune, ovvero quanto l’ambiente della città sia difficile e costituisca un ostacolo: “Abbiamo il privilegio di giocare nella Roma e anche la responsabilità, bisogna smettere di dire che l'ambiente di Roma è difficile, facciamo un altro giochino. Costruiamo lo stile Roma, noi siamo uno stile. Con lo Zenit si andava in tutte le parti del mondo a fare la preparazione, ho trovato un ragazzino in ascensore con le patatine e la coca-cola, mi guardava e mi fissava. Io avevo tutte le scritte dello Zenit sulla maglia, mi disse Spalletti Roma. Io risposi che ero dello Zenit, lui mi riconobbe solo come coach della Roma. I bambini sanno chi siamo, noi abbiamo un dovere verso di loro". Sui tanti infortuni che da oltre un anno tormentano la squadra, Spalletti ha una sua teoria: “Ci si accorgerà che gli infortuni vanno a colpire la squadra che non sta dando quello che potrebbe. Si innesca un meccanismo inverso, ma è un problema di testa, è più facile infortunarsi. Sono convintissimo di quello che dico, è più facile infortunarsi anche se si cambia allenatore. Col nuovo allenatore tutti vogliono far vedere il loro valore e può succedere di più. La connessione è con la non tranquillità e non viceversa".

 


Tags: sampdoria spalletti montella perotti

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