Spalletti a Pioli: La Roma l'anno scorso ha avuto un sol rigore in 19 gare

Non sono piaciute a Spalletti le lamentele di Pioli che ha sottolineato la differenza di rigori a favore avuti dalla Roma rispetto all'Inter. Alla vigilia del big-match di San Siro il tecnico giallorosso replica gelido: "Non ho capito bene se si riferiscono ai pochi rigori loro o ai troppi nostri. Vedremo in futuro. Io posso dire che nelle 19 partite della scorsa stagione la Roma ha avuto un rigore e che nessuno ha chiesto niente, senza fare paragoni con gli altri. Ho sempre detto che dobbiamo pensare al nostro gioco. C'è stato dato un rigore in quella partita piena di falli dopo tre episodi clamorosi. Poi se volevano usare noi per chiedere qualcosa... Loro sono allenatori forti e possono permettersi qualche handicap, noi più deboli dobbiamo colmare la differenza con quelli bravi”. Spalletti non farebbe il cambio dei centravanti, tra Dzeko e Icardi ("E’ fondamentale per noi, lo tengo stretto, tengo Dzeko") ma sa che domani sarà una gara dura: "Erano una squadra forte prima e lo sono anche adesso. Hanno trovato il loro equilibrio, Pioli è molto bravo, capace, lo sanno tutti nel mondo del calcio. Sa parlare di tattica e sa essere convincente. Ha cambiato anche modulo, con due trequartista e la prima punta. Le ultime partite ha giocato con 3 centrali anche se domani gli mancherà Miranda, è una squadra con fantasia e qualità. È tanto che vincono, siamo pronti ad affrontarli”. Resta la soddisfazione per l'happy end sulla vicenda stadio: Un risultato che rafforza la città, non solo gli sportivi. È una soluzione corretta, io sapevo che la questione era in buone mani. Per la società è un traguardo importante, ambiscono tutte a questo traguardo. Questo è il motivo perché il calcio inglese o tedesco ha più prospettive di quello italiano. Sono gli stadi di proprietà a fare la differenza sugli introiti, sulla passione, sull'avvicinare le persone. Noi abbiamo sempre più responsabilità e si collega tutto. Sarà ancora più ambita come squadra in futuro la Roma”.

Stefano Grandi