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Sconcerti: Sarri si è arreso ma non è ancora salvo

27/07/2020 08:10

Sconcerti: Sarri si è arreso ma non è ancora salvo |  Sport e Vai

Più che di Sarri il merito è di Ronaldo. E di Dybala. E della società. Mario Sconcerti divide i meriti dello scudetto della Juve. Questi i passaggi principali del suo editoriale per il Corriere della Sera: "È stato l’anno delle lunghe discussioni su Sarri, e ancora certamente non sono finite. Ma l’uomo decisivo è stato Cristiano Ronaldo, molto più coinvolto e protagonista dello scorso anno. Ha segnato 31 reti, 10 in più di un anno fa, quasi il 42% di tutti i gol della squadra."

Sarri condizionato da Ronaldo

"Questo nuovo corso di Ronaldo è costato molto anche a Sarri. Se gran parte del sarrismo si è fermato lo si deve al modo faticoso in cui l’intero fenomeno Ronaldo va inserito nella squadra. Ronaldo alla fine ripaga tutti, ma condiziona il gioco. Con lui si fa quel che serve a lui, non quello che sarebbe bello per gli altri. Gli serve un centravanti che si tolga dalla posizione quando lui si accentra; gli servono una mezzala alle spalle e un terzino sulla fascia che coprano gli spazi che lascia agli avversari. Gli serve un trequartista che sposti verso destra l’ultimo difensore centrale quando di nuovo lui si accentra"

Sarri rischia ancora la panchina

Paratici ha confermato Sarri nei giorni scorsi come fece Agnelli con Allegri un anno fa....Ma un Sarri che esce ai quarti non sarebbe riproponibile. Più nel dettaglio, la straordinaria stagione di Ronaldo e quella insistente di Dybala, hanno trasformato la squadra da un collettivo a una somma di individui. Ha vinto la Juve dei solisti, quella che un anno fa si era cercato di smontare. Sarri è stato bravo nell’accettare al volo il cambiamento. Non ha quasi lottato per la sua idea, da buon monaco che arriva in San Pietro ha capito il vantaggio che l’organizzazione Juve gli portava e ha fatto il possibile per adattarsi. Non gli è riuscito tutto, ma ha resistito e gestito le proprie idee fino alla conclusione.

 

Il popolo non lo adora, la colpa è delle abitudini che la società gli ha dato....Il Lutero che è dentro Sarri non ha trovato lusso alla Continassa. Ha trovato professionalità sparsa come l’incenso. È questo che gli ha fatto chinare la testa. L’organizzazione minuta, estesa, abituale della Juve è il suo paese dei balocchi. Quello che ha sempre sognato. Quello che permette a tutta la società di non essere paragonabile a niente dell’altro calcio italiano.

 


Tags: juventus sconcerti sarri

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