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Sconcerti: Ibra al Milan la sconfitta di un progetto ma serve

27/12/2019 08:17

Sconcerti: Ibra al Milan la sconfitta di un progetto ma serve |  Sport e Vai

Ha fatto bene il Milan a prendere Ibra ma il suo arrivo è "una sconfitta per chiunque abbia cercato nel Milan la squadra dei giovani di domani". E' il pensiero di Mario Sconcerti che sul Corriere della Sera scrive: "In realtà è una correzione rumorosa ma necessaria... I troppi giovani hanno sempre bisogno di un vecchio capo branco. Crescono guardando come si allaccia le scarpe nello spogliatoio, che gesti compie per avvicinarsi alla partita, cosa dice quando la squadra perde e come si entusiasma quando vince.

Ibrahimovic, anche da solitario e silenzioso, sarebbe l’investimento giusto per il piccolo Milan di adesso, ben disposto verso il calcio, ma di nessun carattere. Si discute molto su cosa sia Ibra adesso. La risposta è chiara, non è quello che abbiamo conosciuto molti anni fa. È entrato nei 39 anni, ha giocato l’ultima partita il 28 ottobre scorso, nelle ultime due stagioni ha frequentato un campionato di pochissimo livello tecnico. Non ci sono dubbi, non è l’Ibra che vorremmo, ma è ancora l’Ibra che serve.

 

 

Prenderlo non è una scommessa, è una necessità. Di Ibrahimovic non servono le sue invenzioni, serve il suo carisma in campo e nel gruppo. Il suo riferimento, il suo modo di interpretare il calcio e la vita, le sue esagerazioni. Serve il suo esempio dentro una squadra che non ha niente e non sa cosa guardare. Non c’è un falò se non c’è un cerino. Ibra non deve fare la legna, Ibra è il cerino.Ibrahimovic sarà la madre terra, prenderà sulle spalle boscaiole la leggerezza dei giovani, la loro vanità. La porterà oltre, dove ancora non c’è niente. Non chiedetegli gol. Non so quanti potrà farne. Gli vengono meglio i miracoli. Il suo tratto divino è evidente in lui come la forza. Con il vantaggio che non avrà mai età.


Tags: milan ibrahimovic sconcerti

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