Roma, Garcia: Il Bayern un incidente, ora ripartiamo

Ancora 24 ore e poi la Roma scoprirà cosa ha lasciato davvero nello spirito, nella testa e nelle gambe l’umiliazione di Champions. L’1-7 col Bayern ha leso orgoglio e autostima ma cambierà qualcosa per il campionato? Rudi Garcia prova a rialzare un gruppo ferito e chiede il riscatto nell’anticipo di domani con la Sampdoria. Il tecnico francese è meno spavaldo del solito, con meno voglia di spiritosaggini e paradossi. Il momento è greve e lo sa. Garcia sprona i suoi a dimenticare tutto e ripartire: "La sconfitta di martedì non cancella l'inizio di stagione con 6 vittorie su 7. Siamo stati da subito all'altezza delle nostre ambizioni. Dobbiamo ripartire da questo. Penso che per cancellare la sconfitta bisogna subito fare una grande gara sabato. La verità viene sempre dal campo. Martedì ha dimostrato che il Bayern è più forte della Roma, ma lo scarto è stato troppo importante. Per questo ho parlato d'incidente. Come quando guidi capita che per anni non succede nulla, poi un giorno fai l'incidente. Bisogna solo risalire in auto". Un’auto che si ritroverà di fronte una Samp caricata a mille: "Non posso rispondere sull'atteggiamento dell'avversario. Posso parlare della Roma che affronta una Sampdoria che ha fatto 4 vittorie, quasi tutte in casa, e 3 pareggi. Non hanno mai perso e significa che sono una buona squadra. Mi aspetto una Roma ambiziosa. Sarà difficile vincere e dobbiamo mettere tutto in campo. La prima cosa è giocare il nostro gioco, mostrare ambizione sulla fase offensiva e difensiva, poi viene il risultato".

I CAMBI - Sulla sostituzione di Totti nell’intervallo Garcia spiega: "Quando perdiamo cosi all'intervallo l'allenatore deve fare qualcosa. La risposta che ha dato la squadra è stato orgogliosa. Abbiamo avuto la possibilità di rendere questa sconfitta meno importante. Ho fatto 2 cambi perché non potevo sostituirne 11. Poi viene il vantaggio di aver risparmiato Totti e Cole per un tempo. Forse siamo arrivati alla gara contro il Bayern in uno dei momenti peggiori, con giocatori stanchi o giocatori reduci da infortuni. Abbiamo mostrato che anche con questi problemi siamo stati bravi a vincere le partite. Adesso dobbiamo mettere in campo non solo la migliore squadra sulla carta, ma i giocatori più in forma, abbiamo non solo voltato pagina, ma è un libro differente, la Champions è la Champions. Sapevamo di avere un girone duro, ma a metà di questo girone siamo secondi, significa che non abbiamo fatto tanto male. La Serie A non ha nulla a che fare. Siamo secondi a un punto dal primo e continueremo il nostro cammino. Nella vita non serve solo il bel tempo o che tutto vada bene. Le grandi sconfitte possono servire per le grandi vittorie". Il tecnico della Roma non è d’accordo sulle tesi catastrofiste sullo stato di salute del calcio italiano: "Dopo la prima giornata di Champions e in Europa League, le squadre italiane erano le migliori. Ora è troppo estremo dire questo. Penso che in Italia ci sono grandi squadre che hanno vinto la Champions. Tocca agli organi competenti fare in modo che si torni a questi livelli. Io devo fare in modo di portare la Roma in alto in Europa passo dopo passo. Abbiamo visto martedì che la gara è ancora lunga".

Stefano Grandi