Psg, Ibrahimovic: Potrei chiudere la carriera a Parigi

In tanti si chiedono come sarebbe andata a finire con il Chelsea se nella gara di ritorno ci fosse stato anche lui. Chissà che con Ibrahimovic in campo la storia della Champions League non sarebbe cambiata ma con i se e con i ma non si fa la storia. Di certo c’è che dopo quell’infortunio muscolare che lo mise fuori gioco nell’andata con gli inglesi il 2 aprile scorso, ora Ibra è pronto a tornare e mercoledì contro il Rennes dovrebbe essere in campo nella gara destinata a laureare il Psg campione di Francia per il secondo anno di fila, il 23esimo titolo personale per lo svedese (“Solo Maxwell ne ha uno in più e la cosa non mi piace. Mi sa che il club dovrà vendere lui o me per appagare il mio ego”). Parlando a le Parisien Ibra ha rivelato che Parigi potrebbe essere la sua ultima tappa da bomber giramondo: Ho ancora due anni di contratto, potrei chiudere a Parigi, prima di vivere il calcio diversamente lontano dall’Europa. Facile venirci adesso che siamo al top, al Psg. Io sono qui dall’inizio e tutto quello che Leo e il presidente Al Khelaifi mi dissero è diventato realtà. Anche per questo mi sento bene a Parigi. Abbiamo un bel futuro davanti”. L’eliminazione ai quarti contro il Chelsea comunque secondo Ibrahimovic non sarebbe imputabile alla sua assenza: “Non so cosa sarebbe accaduto con me in campo, ma tutte le grandi squadre dovrebbero saper gestire un 3-1 guadagnato all’andata. La sconfitta ci permetterà di crescere, ma una grande squadra deve saper giocare anche senza uno o due dei suoi giocatori di riferimento”.

Stefano Grandi