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Prandelli: Quand’ero Ct mi cercò il Napoli

15/09/2015 12:54

Prandelli: Quand’ero Ct mi cercò il Napoli |  Sport e Vai
“Devo essere onesto, quest’estate De Laurentiis non mi ha chiamato, quando invece ero in Nazionale qualche telefonata è arrivata”. L’ex ct della nazionale, Cesare Prandelli, rivela di essere stato cercato dal Napoli in passato, intervistato da Radio Crc. Prandelli, che dopo l’avventura col Galatasary è in cerca di una panchina, si è detto ottimista che gli azzurri di Sarri possano riprendersi dopo l’avvio faticoso: “Ad Empoli ho visto un Napoli che ha reagito allo svantaggio, nel secondo tempo ha messo la squadra di casa alle corde e ricordo proprio che l’Empoli lo scorso anno fece risultati straordinari per cui è una formazione dalle basi solide. Il Napoli sono convinto, può lottare per lo scudetto o comunque per i primi posti, ma è chiaro che ci vuole del tempo perché quando si cambia allenatore i meccanismi devono essere assimilati. Sono certo che col lavoro si può migliorare, ma ripeto, nel secondo tempo di Empoli ho visto davvero un bel Napoli”. Il momento però resta critico: “Quando nelle grandi piazze si instaura un rapporto chiaro e sincero con la tifoseria, nei momenti di difficoltà si è tutti uniti. I problemi arrivano quando si creano troppe aspettative ed ecco che il lavoro si complica. Se c’è un unico intento di programmazione tra allenatore, società e squadra, si crea un gruppo vincente ed anche quando perdi, la gestione resta solida perché tutti sanno il ruolo che devono svolgere.  Bisogna ripartire dal secondo tempo di Empoli, sono certo che Sarri preparerà la prossima partita nei dettagli e che, domenica dopo domenica, la squadra migliorerà. Chi conosce la storia di Sarri sa bene che i primi mesi sono complicati, ma poi quando tutti capiscono i propri compiti, il lavoro porta dei frutti”. Prandelli ha stima dell’ex allenatore dell’Empoli: “ Sarri è uomo dalla grande cultura per il lavoro, ha buonsenso, conosce le dinamiche della gestione del gruppo per cui è un allenatore dalla grande esperienza. Se la società ha puntato su Sarri, saprà certamente difenderlo, non credo che il tecnico sarà scaricato alle prime difficoltà.  Credo che la scelta di prendere Sarri sia giusta anche per valorizzare il progetto tecnico, ma bisogna essere chiari con tutti. Se la piazza vuole vincere lo scudetto, ma la società ritiene che questa parola possa essere utilizzata solo tra qualche anno, bisogna dirlo.  Juventus, Roma, Napoli, Inter e Milan lotteranno per lo scudetto. Il Napoli ha bilanci trasparenti, sa valorizzare i propri calciatori e quindi deve continuare a lavorare in tal senso. Siamo alla terza giornata di campionato e non credo ci siano preoccupazioni. Gli errori dei giocatori sono dovuti alla voglia di fare ciò che l’allenatore chiede. Poi, tra qualche mese, state certi, si muoveranno proprio come chiede Sarri”. Sul ruolo di Insigne l’ex ct, che lo portò anche ai Mondiali in Brasile, dice:  “Insigne ha caratteristiche importanti. Lo considero una seconda punta, può giocare anche come trequartista perché ha i tempi di gioco ed il passaggio corto, ma non dimentichiamo che può segnare 15 gol a campionato. Sta crescendo, ha sempre avuto personalità e ha una qualità unica: è un attaccante molto resistente”.  

Tags: prandelli napoli de laurentiis insigne sarri

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