Parma, Donadoni: Twitter Cassano aria fritta, basta scemenze

Che Antonio Cassano lo abbia chiamato “Crisantemo” su twitter gliel’ha riferito qualcuno, perché Roberto Donadoni con i social network non ha molta dimestichezza ma di rinfocolare la polemica con FantAntonio il tecnico del Parma non ha alcuna voglia. Troppi i problemi alla vigilia della trasferta con il Milan: “Cassano? Non so nemmeno cosa è twitter... Smettiamola con queste scemenze e parliamo di cose serie. Per me è aria fritta”. Tra le righe però una risposta la dà al fantasista che lo aveva accusato di essere rimasto a Parma nella speranza di avere gli stipendi arretrati: “Se è vero che la squadra non percepisce lo stipendio da luglio, il fatto che qualcuno decida di rimanere non vuol dire che si percepiranno gli stipendi. Non c'è nessuna garanzia ad oggi, a me non cambia nulla. Dobbiamo pensare di fare il nostro dovere fino in fondo e rispettare quello che è un discorso di dignità personale”. L’unica consolazione è che anche i rivali di domani non se la passano bene: “Anche loro non vivono un bel momento, non conosco i loro problemi e non mi metto a giudicare. Ne abbiamo tante, troppe anche noi, ma dico che il Milan si affronta con la testa sgombra da tutti questi accadimenti che ci coinvolgono fuori dal campo. Noi dobbiamo affrontarli come sappiamo. E' vero che sono in crisi e che avranno voglia di rivalsa, ma noi dobbiamo scendere in campo nello stesso modo in cui abbiamo affrontato la Juventus. Abbiamo un solo modo di giocare e approcciarci alla gara, senza pensare a nulla. La strategia della società? Non ne abbiamo parlato. Il presidente ha lasciato lo stadio appena dopo la partita e rientrerà solo nelle prossime ore. Quindi non abbiamo avuto il tempo. Ripartiamo dalla partita con la Juventus, abbiamo tenuto testa alla squadra più forte del campionato, con spirito di coesione e voglia di fare bene. Se non abbiamo questo tipo di atteggiamento finiamo male”. Difficile aspettarsi grandi regali dal mercato: “Bisogna essere ottimisti, perché se no partiamo con il piede sbagliato. In entrata spero che qualcuno arrivi, se avessi Messi, Ibra e Cavani, possiamo parlare diversamente, ma ce la giochiamo con quelli che abbiamo. Lunedì è l'ultimo giorno, la società si attiverà e sono ottimista sull'arrivo di qualcuno”.

Stefano Grandi