13/05/2019 12:15
Davvero si rischia di falsare il campionato se la Lega, come sembra, non accetterà la richiesta del Milan di giocare in contemporanea con l'Atalanta domenica sera? Per Panorama la risposta è no. In un articolo di Giovanni Capuano viene spiegato perchè la polemica è sterile. Ecco i punti salienti: "E' difficile capire il senso di una guerra ideologica combattuta quando lo spostamento cambia poco o nulla nelle prospettive del Milan che col Frosinone deve vincere e basta mentre l'Atalanta sa di dover giocare per un punto a Torino contro i campioni d'Italia. A qualsiasi ora del giorno e della notte. Un anno fa Inter e Lazio scesero in campo a un giorno di distanza contro Sassuolo e Crotone in un incrocio in cui davvero il risultato dell'una poteva dipendere da quello dell'altra. Eppure non successe nulla. E il discorso vale anche per la corsa salvezza che vede virtualmente coinvolte sette squadre.
ALL'ESTERO - Detto che in Spagna e Francia la penultima giornata si gioca in contemporanea, mentre in Germania solo l'Eintracht è sceso in campo un giorno dopo le altre in corsa Champions ma anche perché obbligato dalla semifinale di Europa League giocata 48 ore prima del turno di campionato (nessuno si è sognato di chiedere lo slittamento delle gare di Borussia Moenchengladbach, Bayer Leverkusen e Wolfsburg), ecco cosa accade in Premier League, il modello di riferimento per tutti.
Nel week end della 37° giornata le 10 partite sono state spalmate su 4 giorni e 8 slot orari. Nessuno ha avuto la contemporaneità: non Liverpool (in campo sabato sera) e Manchester City (lunedì nel Monday Night) in lotta per il titolo e nemmeno chi si è battuto per un pass europeo o per la salvezza.
Tottenham (sabato ora di pranzo), Chelsea e Manchester United (domenica pomeriggio) e Arsenal (domenica sera) hanno seguito senza problemi il corso della programmazione televisiva. Nessuno ha discusso. Nessuno ha fatto polemica.
Imparare da loro significa anche evitare discussioni sterili e strumentali concentrandosi sul vero tema e cioé che non devono esistere partite vuote di significato anche se gli obiettivi sono stati raggiunti. Una lezione che gli inglesi ci spediscono ogni settimana e che dovremmo ormai aver imparato a memoria.