Nesta rivela: Mi vendettero al Milan e persi la testa nel derby

Era una bandiera della Lazio, una certezza dell'Italia ma quella sera, nel 2002, in quel celebre derby perso 5-1 dai biancocelesti con 4 gol di Montella che era proprio il suo diretto avversario, qualcosa cambiò. Alessandro Nesta ha rivelato cosa successe prima del suo passaggio al Milan e dice: «La società voleva vendermi, me lo avevano detto e ripetuto; io volevo rimanere. E poi in quel periodo si parlava di tutto meno che di calcio: non prendevamo gli stipendi da sette mesi, ero capitano, i compagni venivano da me a lamentarsi. Così contro la Roma non ci ho capito nulla. Nell' intervallo ho detto: mi vogliono vendere? Allora mando tutto a quel paese. E sono uscito. Ho sbagliato, non lo rifarei». A  Roma sarebbe potuto tornare anel suo ultimo anno milanese: «Se n' è parlato per un paio di giorni, poi il Milan ha preferito che rimanessi là e la Lazio non aveva tanta voglia di riprendermi». Nesta racconta anche della sua amicizia clandestina con Totti: «Io, Nesta, capitano della Lazio, amico di Totti, capitano della Roma: in questa città non era possibile, non sarebbe stato accettato. Così andavamo assieme all' estero, a giocare in nazionale, ma quando tornavamo a casa non potevamo vederci a cena». Un' amicizia clandestina, vietata dalla rivalità del campo. A Roma dovevamo ignorarci, eppure ho sempre considerato Totti un grandissimo calciatore e un grandissimo ragazzo. E allora lo dico adesso, perché adesso posso: Francesco è amico mio».