Napoli, ora vietato pensare già solo all'Europa League

Doveva – e poteva – essere la gara svolta per credere nell'impresa del passaggio di turno in un girone di ferro ma non può – e non deve – diventare già la tomba dei sogni. Il Napoli esce ridimensionato nelle ambizioni europee dal pari con la Stella Rossa, che sulla carta (e nei fatti) è l'avversario più abbordabile e il rischio-depressione è dietro l'angolo. Quei tre punti erano indubbiamente fondamentali ma guai a pensare già al terzo posto come obiettivo massimo per essere ripescati in Europa League. Nell'anomala serata di Belgrado, dove s'è vista una squadra a volte confusa ma che ha cercato la vittoria con rabbia e convinzione, ci sono anche cose da salvare. L'approccio alla Champions è stato da grande squadra, nessun brivido di fronte ai 52mila scatenati del Marakanà, nessuna riverenza psicologica. La partita l'ha fatta solo il Napoli ed è anche merito suo se i serbi sono apparsi più deboli di quanto siano. Alcune mosse tattiche serviranno per il futuro: dalla prestazione di Fabian Ruiz, che si è alternato con Allan come play anche se un regista classico ieri non si è mai visto, alla crescita esponenziale di Mario Rui per finire con la seconda gara di fila senza subìre gol (né veri tiri in porta). La domanda da porsi è com'è possibile che un potenziale offensivo così importante (se avesse potuto avrebbe buttato dentro anche Verdi, che non poteva essere in panchina visto che ne vanno solo 7) non riesca che a partorire un solo gol (quello di Insigne alla Fiorentina) nelle ultime tre gare. Manca la freschezza di Milik, manca la verve del vero Mertens, ma è difficile credere che con tutti quei trequartisti offensivi, seconde punte ed esterni d'attacco possa essere il gol il problema del Napoli in futuro. Ancelotti ha provato a dare coraggio: mancano ancora 5 partite, ed anche se è vero che 4 di queste sono contro i fenomeni di Liverpool e Psg sarebbe un errore dare per persa la qualificazione già dopo la prima ondata. Si potrà anche uscire dalla Champions, purchè non subentri una rassegnazione che ora come ora sarebbe solo deleteria e con influenze negative anche sul campionato.