Napoli, giocare dopo ora è un vantaggio: a -2 cambierebbe tutto

C'è del bianco e dell'azzurro anche nei colori della Spal (e non a caso dagli spalti a Ferrara cantavano “mio fratello è napoletano” per dileggiare la Juve) e c'è da sperare che il Napoli ieri sera la partita l'abbia vista, per caricarsi ancora di più. Se Sarri prima del recupero con l'Atalanta aveva detto: 'non vedetela, tanto vincono loro', stavolta la Juve non l'ha vinta e per gli azzurri si aprono scenari impensati. Portarsi a -2 quando l'incubo di andare a giocare col Genoa a -7 prima dell'inizio sembrava l'ipotesi più accreditata, sarebbe un regalo clamoroso per la squadra partenopea. Ridarebbe entusiasmo e convinzione, perchè a quel punto davvero nello scontro diretto si potrebbe rovesciare tutto. Giocare dopo, è la lezione che ne deriva, non è sempre uno svantaggio, anzi. Stavolta ha dato una grossa mano a una squadra che aveva bisogno soprattutto di benzina psicologica. C'è l'ostacolo Genoa, che non va sottovalutato, ma ora il Napoli sa di riavere ancora tutto nelle proprie mani. Se da stasera al 20 maggio le vince tutte, sarà scudetto. L'effetto-depressione causato dagli otto giorni passati tra il ko con la Roma e il pari con l'Inter, mentre la Juve non rallentava mai, è sfumato così come era entrato. La città è tornata a crederci, la squadra – forse – non aveva mai smesso di farlo ma ora c'è anche la matematica a dare una mano ai sogni. La sosta consentirà poi di recuperare energie fisiche. Vedere la classifica stasera dopo le 22.30 – Genoa permettendo – potrebbe non essere più deprimente per il mondo-Napoli.