Napoli, Benitez: Convinti di vincere, sappiamo cosa fare

Se lo chiamano “re di coppe” un motivo ci sarà: Rafa Benitez nella sua carriera ne ha vinte otto, da quella più prestigiosa – la Champions con il Liverpool nel 2005 – all’ultima, la coppa Italia con il Napoli lo scorso maggio. Scontato che il tecnico azzurro miri ad alzarne un’altra domani a Doha, la Supercoppa contro la Juventus. E’ proprio l’appeal nelle gare secche del Napoli, unito all’esperienza del tecnico spagnolo nelle finali, a limare quel gap tecnico tra i bianconeri e gli azzurri e a rendere più equilibrata la partita di domani. In conferenza Benitez mostra il suo lato ottimista: “La Juventus è avanti in campionato, ma quella di domani sarà una gara secca e siamo fiduciosi. Conterà la voglia di vincere e avere la mentalità giusta. Contro le grandi abbiamo sempre fatto bene. Siamo convinti di potercela fare, conosciamo la nostra forza. Domani lo stadio sarà pieno ma i giocatori nel cuore e nella testa sanno cosa vogliono i nostri tifosi che non saranno qui". Schivata senza colpo ferire la scontata domanda di mercato su Balotelli, che da Liverpool accostano al Napoli ("Siamo concentrati su questa partita") ed evitati paragoni col passato, quando a Pechino il Napoli di Mazzarri perse la Supercoppa delle polemiche sempre con la Juve (“La storia non conta, è sempre una finale. Mazzarri spiava la Juve? Ognuno ha i propri mezzi”) Benitez non fa sconti sulla formazione (“Higuain ha fatto un grandissimo lavoro, così come l'ha fatto Zapata"), che tiene nascosta, e dice: In una finale non c'è bisogno di caricare troppo i giocatori perché è la partita stessa a caricarli". In conferenza ha parlato anche Maggio: “Abbiamo cercato di lavorare e pensare il meno possibile alla partita. Siamo in un buon momento e ho visto grande impegno da parte della rosa. E’ vero non ho disputato molte finali, ma è sempre un’emozione bellissima». Il ricordo della finale di due anni fa persa a Pechino è stato cancellato: «Io ho voltato pagina il giorno successivo a quella partita. Non voglio tornare indietro: domani per tutti noi e per la città sarà una giornata importante. E noi vogliamo regalare al nostro popolo questa coppa che manca da tanto. Non ho mai vinto una Supercoppa ma ho vinto due coppe Italia e so cosa significa vincere a Napoli. Nelle partite secche sappiamo quello che valiamo, quindi con rispetto della Juve vinceremo». Dopo una stagione a luci alterne quest’anno si sta vedendo il Maggio di qualche anno fa: «Con il lavoro e il silenzio ho superato le difficoltà fisiche. Ora sto bene e spero proprio di portare a casa questa coppa. Chi toglierei alla Juve? Difficile… Ma direi Gigi Buffon. Sono tutti di grande valore, ma se devo sceglierne solo uno direi Buffon». Dopo aver svicolato sul discorso rinnovo contratto («Non è una mia priorità. Voglio concentrarmi sulla stagione e voglio giocare bene. Poi a fine campionato vedremo cosa fare»), Maggio parla anche del momento di Hamsik: «Parliamo spesso io e Marek, anche perché siamo vicini di spogliatoio. Essere stati tanti anni a Napoli ci ha fatto crescere sotto il profilo umano e ci ha fatto prendere delle decisioni importanti per la squadra. Io, per esempio, so di essere importante per la squadra, lo vedo. E anche da parte di Marek deve essere così, anche perché è capitano. E quelli come me e come lui devono dare sempre il massimo».

Stefano Grandi