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Napoli, Benitez all’Efe: Vinco qui e poi vado a fare il ct della Spagna

02/11/2013 13:33

Napoli, Benitez all’Efe: Vinco qui e poi vado a fare il ct della Spagna |  Sport e Vai

Di voler diventare un giorno il ct della Spagna non l’ha mai nascosto Rafa Benitez. L’attuale tecnico del Napoli, però, ha prima un conto aperto col campionato italiano. Parlando all’Efe in un’ampia intervista riportata da As Benitez rivela di voler sostituire un giorno Del Bosque sulla panchina delle furias rojas ma ora è concentrato solo sul Napoli e sulla sua crescita. Che, come recita sempre, deve essere sin prisa y sin pausa. Considerato un bonaccione tranquillo, l’allenatore azzurro spiega come si è calato nella frenetica realtà napoletana: “L’esperienza ti consente di relazionarti con la gente, io ho il massimor rispetto dei tifosi, sono loro che ci spingono e ci aiutano. In ritiro c’erano anche 200 persone che mi aspettavano e ho passato molto tempo con loro a  fare foto e autografi perché lo meritavano. Dopo però arriva il momento di lavorare e di comportarsi da professionisti, evitando che il calore della gente possa influenzarci nel lavoro quotidiano. Ho affrontato questa avventura con molto ottimismo, il nostro obiettivo è fare bene in Italia e farci conoscere in Europa affinchè il Napoli abbia un maggior appeal internazionale”. Ci va cauto però Benitez su scudetto e Champions: “Bisogna tenere a freno l’euforia, la squadra sta facendo bene però il messaggio che deve passare è che possiamo giocare alla pari contro chiunque. Da qui a vincere però la strada è lunga, non siamo ancora al livello dei grandi club europei, dobbiamo raggiungerlo con le nostre prestazioni in campo. I tifosi quando mi incontrano per strada mi chiedono di vincere sempre, la Champions e lo scudetto ma io dico che bisogna pensare solo a vincere la prossima partita, pensando gara dopo gara”.

L’INTERNAZIONALIZZAZIONE. Sul Napoli “spagnolo” il tecnico ha le idee chiare: “I mezzi di comunicazione hanno bisogno sempre di titoli e va bene, ma questa è una squadra con italiani, spagnoli ed altri stranieri, un mix di culture come ce ne sono in tante altre squadre. L’importante è che si sia formato un gran gruppo anche se ammetto che l’influenza degli spagnolo è stata positiva”. E’ un momento felice per gli spagnoli in Italia, da Callejon ad Albiol, anche se per anni gli iberici hanno stentato lontano dai loro confini: “Mi chiedevo la stessa cosa per gli spagnoli in Premier, credo che avere un allenatore della loro stessa nazionalità li abbia aiutati, così si sono adattati presto. A Napoli ci siamo aiutati a vicenda. Qui mi chiamano Professore o filosofo o guru del calcio ma io so che sono mode passeggere. Vinci tre partite e sei un fenomeno, così subito ti danno un’etichetta. Però gli allenatori non sono né guru né filosofi. Non inventiamo nulla, facciamo cose che abbiano una logica, abbiamo solo idee e buon senso, cui aggiungiamo l’intuizione”. Contro l’Olympique Marsiglia ha raggiunto le 100 panchine in Champions: “E’ stata anche fortuna, visto che ho avuto la possibilità di allenare grandi squadre che militano in Champions, sono cose che ti danno lo stimolo a fare sempre meglio”.

IL SOGNO. Un riconoscimento è arrivato anche dalla Fifa che lo ha inserito nella lista dei 10 tecnici che si contenderanno la palma del migliore del 2013: “Significa che quello che abbiamo fatto al Chelsea è stato molto meglio di quanto qualcuno vuol ricordare. Credo che il vincitore di questo premio debba essere un esempio per la società dove lavora e per i bambini al di là dei meriti sportivi, per questo il mio preferito è Heynckes: ha vinto tanto ed è una persona con un’immagine pulita”. Maradona ha detto che gli piacerebbe allenare il Napoli: “Sì ma è stato molto rispettoso, ha detto che gli piacerebbe questa panchina ma solo una volta finito il mio ciclo”. E che farà Benitez dopo Napoli? “Io voglio solo allenare un club competitivo, quando vinci qualcosa hai sempre voglia di vincere ancora. Mi piacerebbe vincere molto col Napoli anche se ci vorrà un po’ di tempo. Sto bene qui e spero che le cosa vadino bene. La nazionale spagnola? Se dicessi che vorrei allenarla scrivereste che voglio il posto di Del Bosque. Io ho l’ambizione di diventare il ct della Spagna ma in un futuro lontano, quando Vicente avrà vinto al 10 titoli. Non ho fretta e ora mi piace il lavoro quotidiano. Con la nazionale hai meno intensità rispetto a quello che si vive con i club”.

Stefano Grandi

 


Tags: napoli benitez champions del bosque Albiol Calcio in Spagna

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