Napoli, avanti i prossimi: sotto a chi tocca con Malcuit e Fabian Ruiz

Potesse manderebbe in campo anche Meret e Ghoulam, ma sono infortunati. Benvenuti al Napoli Park, dove tutti giocano e si divertono. Niente musi lunghi con Ancelotti che in poche partite ha già dimostrato come si gestisce una rosa lunga e qualificata. Regole chiare: nessuno deve arrivare spremuto, chi ha giocato di più si ferma, chi ha giocato meno si scaldi, ogni occasione può essere quella buona. Addio titolarissimi, si cambia a seconda dell'avversario, delle circostanze, degli impegni ravvicinati. Una rivoluzione totale che Ancelotti ha iniettato piano piano nel gruppo. Anche alzando la voce, quando è stato il caso. A Genova il punto di svolta, fino ad allora il gruppo azzurro non aveva conosciuto ancora il dark side del tecnico emiliano. Volarono parole grosse e urla, l'Ancelotti furioso che non si vede in pubblico ma che nel chiuso degli spogliatoi sa come farsi rispettare. Glielo chiesero di recente: 'mister, lei non si arrabbia mai?', lui sorrise: 'chi lo dice? Con voi forse, ma guardate che ci vuol poco'. Sa arrabbiarsi eccome il leader calmo ma ora non ha motivo di farlo, la sua creatura cresce cambiando. E domani cambierà ancora. Chi manca all'appello? Malcuit, che non ha ancora debuttato. Probabilissimo che il francese giochi titolare col Parma, come terzino destro al posto di Hysaj o anche – perchè no – come vice-Callejon. E poi c'è Fabian Ruiz che scalpita. Ha giocato dal 1' in Champions a Belgrado, senza strafare ma senza deludere, ed ora vorrebbe/dovrebbe giocare anche in campionato titolare. Il ruolo dipenderà da tanti fattori, centrale in mezzo o mezzala sinistra. La differenza col passato è che chi viene chiamato in causa non viene mai mandato allo sbaraglio, i cambi sono studiati, nessun azzardo ma piena fiducia in tutti. Anche Verdi confida nella riconferma e lo stesso Rog, visto dal 1' a Torino, ha convinto e spera di giocare ancora. Saranno accontentati tutti, sotto a chi tocca.