Milan, l'età media bassa non salva tutto: servono i gol di Kalinic e Silva

Non può bastare la continuità di risultati data dalla (sofferta) vittoria col Crotone a far star sereno il Milan. Né ad assolvere i dirigenti da responsabilità che restano. E' chiaro che ci sono almeno due obiettivi importanti ancora in ballo: l'Europa League e la Coppa Italia e – a differenza di altre squadre che magari farebbero a meno delle coppe – il paradosso rossonero è che solo le coppe possono salvare una stagione deludente. Ieri il ds Mirabelli si è arrabbiato in diretta Rai ricordando a tutti che “l'età media del nostro Milan è molto bassa, fate il confronto col Crotone, ci saranno tre anni di differenza”. I numeri gli daranno anche ragione ma i fatti no. Intanto il paragone col Crotone lascia il tempo che trova e poi conta relativamente l'età media, anche perchè a parte Donnarumma (resterà davvero come ha assicurato il ds?), la svolta deve arrivare dai più esperti. Mirabelli dice: “I conti si fanno alla fine. Pensiamo di aver messo insieme una squadra di giovani per costruire qualcosa di importante. E’ vero che stiamo avendo grosse difficoltà, però questo gruppo ha un valore importante. Abbiamo aumentato il valore patrimoniale della squadra. Andiamo avanti, abbiamo fiducia nel gruppo e pensiamo di fare bene in futuro”. Però servono i gol e si è capito che Cutrone è più efficace a gara in corso, mentre gridano ancora vendetta i soldi spesi per Kalinic ed Andrè Silva. A prescindere dai giovani, a decidere la gara di ieri è stato un “vecchio”, cioè Bonucci e da un altro esperto come Kalinic è lecito chiedere di più. Quando fanno notare a Mirabelli che Nikola Kalinic e André Silva non stanno facendo bene, lui dice: “Sono due giocatori che hanno fatto poco, che però messi sul mercato ci farebbero prendere un euro in più e non uno in meno. Poi sappiamo che i nostri giocatori stanno rendendo molto al di sotto delle nostre aspettative. Però non abbiamo problemi di svalutazioni”. Problemi di gol però sì. E l'attesa per vedere al top tutti i nuovi acquisti non può essere infinita...

Stefano Grandi