Milan, Cutrone e il paragone scomodo con Inzaghi

Qualcuno lo aveva pensato, altri lo avevano appena sussurato. Poi è arrivato Rino Gattuso e lo ha detto apertamente: "Cutrone mi ricorda Pippo Inzaghi!". Investitura pesante per il gioiellino dell'attacco del Milan dopo la doppietta con la Spal, ieri, che lo ha consacrato punta di riferimento per l'attacco rossonero.

Non Kalinic ultima ciliegina sulla torta del calciomercato estivo principesco di Mirabelli-Fassone, non Andrè Silva il costoso acquisto con le referenze di Cristiano Ronaldo. Ma un giovanissimo del vivaio rossonero che Montella, prima di Gattuso, aveva lanciato, forse una delle poche cose migliori della gestione dell'ex tecnico in questo suo sfortunato inizio di stagione.

"Cutrone? È un ragazzo che ha una grande voglia, - ha detto Ringhio parlando del suo pupillo - ma può ancora migliorare, può giocare meglio palla a terra con la squadra. Assomiglia un po’ a Inzaghi, un po’ a Massaro, giocatori che negli ultimi 16 metri sono letali.” 

A Ferrara la prima doppietta in Serie A, cinque gol in campionato e una prestazione maiuscola per colui che doveva solo riempire la rosa a inizio stagione, terza scelta visti gli arrivi di Kalinic e Andre Silva, in predicato pure di partire prima del 31 agosto per trovare più spazio altrove magari in una squadra di medio bassa classifica ed invece eccolo qui a guidare l'attacco rossonero, nel tentativo di tornare ad antichi splendori.

Luca Fusco