Milan: i bonus di Inzaghi agli sgoccioli, rischio esonero. C'è Spalletti

E adesso anche un intoccabile come Filippo Inzaghi rischia il posto. La voce di un esonero è cominciata a serpeggiare nell'ambiente Milan dopo l'ennesima sconfitta maturata ieri all'Olimpico contro la Lazio. E martedì nel "replay" in Coppa Italia qualcuno mormora che in caso di sconfitta sarebbe pronto il "ribaltone" con Luciano Spalletti in pole position.

La squadra è spronfondata in un vortice di involuzione che non sembra avere fine. E la colpa potrebbe non essere solo dei giocatori e del mercato inadeguato e al risparmio. Inzaghi ha delle responsabilità, molte, ed esperienza, poca, per gestire la crisi. A questo punto della stagione, numeri alla mano, il Milan di Inzaghi ha conquistato un solo punto in più rispetto a quello molto criticato di Allegri. Impietoso invece il confronto con la media punti del tanto bistratto Seedorf.

Non è il Conte della situazione, operazione che in molti milanisti speravano si avverasse in rossonero. L'ex allenatore della Juve ereditò una squadra sì allo sbaraglio ma con uno zoccolo duro, tanti campioni, da motivare e portare al successo. E comunque Conte veniva dalla gavetta ad Arezzo, Atalanta, Bari e Siena. Quella che manca ad Inzaghi catapultato dal settore giovanile alla prima squadra forse nella crisi tecnica maggiore dell'epopea Berlusconi.

Superpippo si è preso le sue responsabilità ma non ne vuole sapere di dimettersi. Ed allora per evitare che il Milan, dall'obiettivo terzo posto Champions si ritrovi a lottare per la salvezza senza esserne abituato, un cambio potrebbe essere necessario. Sarà ancora una volta la Lazio a dare la sentenza di questo sprofondo...rossonero.