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Maradona: La n.10 dell'Argentina sarà sempre mia

28/05/2020 09:14

Maradona: La n.10 dell'Argentina sarà sempre mia |  Sport e Vai

"Oggi è il 35° anniversario di questa partita, a eliminazione diretta, con il Venezuela, nel 1985. Avevo già giocato due amichevoli, contro Paraguay e Cile, qualche giorno prima. Ma questa è stata la prima partita ufficiale dopo il Mundial dell’82". Con un lungo post su Instagram, corredato da una foto di una gara della sua Argentina col Venezuela, Maradona parla di tutto. L'ex fuoriclasse del Napoli sottolinea come il calcio sia cambiato: "In quei quasi tre anni di assenza, ho avuto l’epatite, una caviglia rotta e i problemi che gli ‘stranieri’ hanno dovuto affrontare per la nazionale. I club, prima della creazione delle date Fifa, non erano obbligati a cedere i giocatori alle selezioni nazionali. Questo era un ALTRO CALCIO. Era un altro mondo. All’arrivo in Venezuela, una persona mi diede un calcio a un ginocchio, entrando in hotel. Oggi non potrebbe accadere. Ecco perché dico ai giornalisti, che fanno mile confronti, mille statistiche, a coloro che pensano di aver scoperto il calcio, che non si possono fare confronti. Prima non era come adesso. Era tutto diverso. I campi, la palla, l’arbitro, l’allenamento, l'alimentazione, la medicina, il giornalismo, i media, i trasporti, gli hotel… Il fair play non esisteva, ti picchiavano con calci. Per questo motivo Bilardo aveva scelto giocatori locali i primi anni, senza europei. Passarella, Burru, Valdano non c’erano a giocare, non erano autorizzati a venire. Non mi sono mai tolto la maglia dell’Argentina. La 10 sarà sempre mia”. 


Tags: napoli maradona Argentina

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