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Mancini: Insigne da seconda punta sta facendo benissimo, ad Allan mai pensato

08/10/2018 15:04

Mancini: Insigne da seconda punta sta facendo benissimo, ad Allan mai pensato |  Sport e Vai

Guarda, giudica e casomai copia. E' il ruolo di un ct, chiamato più a osservare le novità del campionato che a provare soluzioni proprie in nazionale. Mancini ha gurdato Insigne, ha giudicato il lavoro di Ancelotti – capace di trasformare Lorenzinho da esterno a punta vera – e potrebbe anche copiarlo. Alla vigilia del doppio confronto con Ucraina e Polonia il tecnico dell'Italia ammette: "Insigne può giocare con qualità sia da esterno sinistro che da seconda punta. Quando i giocatori sono bravi è solo questione di tempo. Chiaro che debba prendere spunti sul campionato, certe situazioni possono essere prese anche in Nazionale. Nel suo ultimo raduno dissi a Insigne di non tornare troppo indietro a difendere, altrimenti perde lucidità. Ora gioca da seconda punta, è in una posizione ideale in questo momento. I suoi gol sono tutti belli, quello di ieri è uno classico dei suoi, un po' alla Del Piero. Ma è più importante quello con il Liverpool...". Però proprio il gol è uno dei problemi della sua Italia: “A volte capita che per diverse partite non riesci, poi di colpo la situazione cambia”. A segnare non saranno né Balotelli, né Belotti lasciati a casa ma non bocciati (“Sono valutazioni tecniche, non sono in un momento di forma straordinaria”) mentre potrebbe farlo Giovinco (“ha 31 anni, sta facendo bene per diverso tempo, lo abbiamo seguito e dobbiamo vederlo dal vivo. Non ha avuto grosse opportunità, ora abbiamo deciso di chiamarlo") così come potrebbe tornare utile, per farli fare, Barella: "Sta dimostrando delle qualità, è un ragazzo giovane, lo abbiamo chiamato la scorsa volta ma non a giugno perché si era fatto male. È giovane, ha bisogno di tempo, sta facendo bene". L'ideale sarebbe che a prendere per mano la Nazionale fossero i migliori: "Non siamo andati al Mondiale, quindi un po' di prestigio lo abbiamo perso. Speriamo di fare un ottimo lavoro, ma un po' di pazienza... meritano di avere delle occasioni, però siamo qui per questo. La qualità? Ci proviamo, abbiamo giocatori tecnici e quindi dobbiamo sfruttare le loro caratteristiche e quello che stanno facendo. È un qualcosa di importante che abbiamo, speriamo sia la scelta giusta". Dopo aver smentito l'interesse per la naturalizzazione di Allan (“non ne abbiamo mai parlato”) Mancini ha svicolato sull'aneddoto raccontato da Totti nel suo libro, relativo al 2009, quando era in ballottaggio per la panchina della Roma con Ranieri. Il capitano giallorosso disse che la delegazione della squadra aveva scelto Mancini ma che il presidente scelse Ranieri, anche perchè costava meno: "Non mi ricordo cosa successe quel pomeriggio. Non ho mai avuto nessun tipo di contatto, che se ne parlasse sì".


Tags: mancini insigne Allan

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