Maggio crede allo scudetto: Può essere la volta buona, inutile negarlo

Nell'emergenza c'è sempre. Se negli anni scorsi Maggio era un panchinaro fisso, mai come in questa stagione il vicecapitano azzurro è stato chiamato a giocare dall'inizio, sia per le prestazioni fornite quando è stato chiamato in causa, sia per i vari infortuni che hanno tormentato il Napoli, Domani col Lipsia giocherà dal 1' in Europa League, manifestazione cui tiene anche se la testa – lo sanno tutti – è soprattutto al campionato: "Ci sono state diverse occasioni in cui abbiamo capito che può essere la volta buona. Sarebbe stupido negarlo, quest'anno abbiamo possibilità per un obiettivo incredibile, ma ora non siamo arrivati a niente, mancano tante partite. La voglia c'è, l'avete visto, ma il cammino è lungo. Ora pensiamo al Lipsia per passare il turno. Per noi l'Europa League è importante, vogliamo continuare a far bene come in campionato e bisogna passare da domani. Affrontiamo una squadra rivelazione, sta facendo bene in Germania, ha giocatori giovani che vogliono dimostrare il loro valore. Ma anche noi abbiamo grande voglia con giocatori che hanno avuto meno spazio e che vogliono dimostrare che ci stanno nel Napoli". La sua professionalità è sempre stata indicata anche da Sarri: “Al di là dell'età voglio dimostrare il mio valore e spero di essere da stimolo per chi gioca meno e vuole una mano. In questi anni abbiamo compagni con esperienza, giocano con le nazionali, non è che posso dire più di tanto ma quando serve aiuto sanno dove trovarmi. E' la squadra più bella in cui sono stato? E' difficile da dire, negli ultimi 3-4 anni sono arrivati giocatori importanti, un tecnico che li ha amalgamati e fatti rendere al massimo. Andando più indietro c'erano i giocatori forti, ma non la squadra ed i risultati erano considerati incredibili. Negli anni siamo cresciuti, la crescita c'è sempre stata. Seguiamo un percorso col mister, anche chi gioca meno con questo modulo sembra che giochi comunque da tanto tempo. Tutti hanno imparato e questo è positivo, deve essere il giocatore a capire gli automatismi, Sarri gioca diversamente dagli altri, ma sono contento anche di Tonelli che ha fatto una grande partita. Chiunque giochi fa bene". Dieci anni a Napoli, ma per un bilancio è ancora presto: "In un minuto è difficile, sono successe tante cose, crescendo sempre, la città mi dà tanto, la mia famiglia sta bene e questo è tutto. Ho sempre creduto in questo progetto, speriamo che non si fermi ma che abbia possibilità di crescere. I tifosi sono unici, c'è il mix giusto per star bene".