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Insigne-tifosi: storia di un amore a prima svista

10/08/2016 09:41

Insigne-tifosi: storia di un amore a prima svista |  Sport e Vai

La rottura c'è stata e anche forte. Il mal di pancia c'era già da prima, ma ora la grana è scoppiata e rischia di deflagrare. Sull'esempio di Koulibaly – che quantomeno ha parlato in prima persona, sia pure all'estero, per far sapere di essere insoddisfatto dell'ingaggio e di essere richiesto da grandi club – e di Higuain – che aveva mandato in avanscoperta il fratello-procuratore per poi correre ad abbracciare la Juventus e i sogni di gloria bianconeri – anche Insigne ora minaccia di lasciare il Napoli. Le parole di ieri del suo procuratore http://www.sportevai.it/napoli/agente-insigne-senza-progetto-serio-togliamo-il-disturbo.html lasciano poco spazio alle interpretazioni. Lorenzinho vuol essere considerato il reuccio di Napoli, a maggior ragione ora che non c'è più il Pipita. Vuole soldi (tanti di più), un rinnovo come hanno avuto altri (Hamsik in testa ma anche Callejon), e la considerazione di tutta la società. Alle sue spalle, si sussurra, ci sarebbero fior di squadroni: si parla di Psg, Wolfsburg, West Ham e Arsenal che sarebbero pronti ad offrire al giocatori euro e gloria. Chissà se anche l'affetto della gente, ma questo è un altro aspetto. Perchè la verità è che tra Napoli e Insigne è sempre stata una storia di un affetto a metà. Un amore a prima svista. Fin quando lo scugnizzo era il talento emergente, riscatto di un quartiere povero e icona in cui identificarsi non c'è mai stato problema col popolo napoletano. Incoraggiato e sostenuto quando faceva panchina ai tempi di Mazzarri, Insigne ha cominciato a non essere più idolo piano piano, crescendo come giocatore fino a diventare una pedina sempre più importante del Napoli.

LA METAMORFOSI - I tifosi hanno cominciato a rimproverarlo di tutto: dall'insistenza nel cercare il gol capolavoro con il tiro a giro alla Del Piero all'egoismo in campo. E a ogni reazione (troppo frequente, a dir la verità) dopo una sostituzione giù fischi. L'eterna riproposizione del “nemo propheta in patria”. Basta leggere i commenti sui social al braccio di ferro imposto con il club per capire da che parte stanno i tifosi. Se con Higuain la città si è spaccata, preferendo dare più colpe al presidente, stavolta il dissenso verso il giocatore è quasi unanime. E si può racchiudere in una frase: “Ma chi sei? Ringrazia di giocare nel Napoli”. Quell'amore bambino tra la città e lo scugnizzo non è mai diventato affetto sincero e maturo, si è trasformato: Insigne non rappresenta più Napoli e meno ancora i suoi procuratori che bussano a soldi. E mica pochi. Già da tempo il malumore covava sotto la cenrere. http://www.sportevai.it/napoli/scoppia-grana-insigne-vuole-il-rinnovo-con-aumento.html Oggi Insigne guadagna una base fissa di 1,1 milioni che con i bonus (raggiunti) lo porta ad arrivare a 1,7 milioni. Cifra considerata irrisoria dallo staff del giocatore che chiede 5 milioni l'anno. Che poi questi soldi vengano chiamati “progetto”, è un'altra storia. Vedere che Hamsik sia il più pagato con oltre 4 milioni a stagione è quasi un affronto per Insigne, cui è stato proposto sì il rinnovo ma a circa 2,5 milioni l'anno. Aumento sì, ma ragionato. Distanti le parti, De Laurentiis non intende cedere a ricatti ma distanti anche i tifosi che non accettano l'ennesimo tradimento. Specie se poi il matrimonio non è mai stato celebrato davvero.


Tags: hamsik insigne higuain

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