Hamsik: Prima di perdere a Firenze tutti credevamo allo scudetto

Il suo amore per Napoli l'ha dimostrato da sempre, rifiutando offerte da club prestigiosi (dal Milan al Chelsea) e mettendo in un cassetto anche la suggestione ricoperta di tantissimi soldi di chiudere la carriera in Cina. Hamsik è tornato sulla sua “napoletanità” presentando oggi il suo libro “Marekiaro, la mia biografia” in cui ha ripercorso i suoi 12 anni in azzurro (“sono orgoglioso del rapporto che ho con questa città, su di m”). Il gol che ricorda di più è quello contro il Milan dopo un coast to coast di 70 metri: “Anche quello in finale di coppa Italia contro la Juve, meno bello ma più importante. Come partita ricordo la prima di Champions, nel cuore comunque porti sempre tutte le vittorie”. Marekiaro parla nel libro anche delle discriminazioni territoriali che si sentono sui campi nei confronti dei napoletani: “Non capisco e mai capirò quei cori, sono inutili e fanno solo male” e ricorda non solo i momenti più belli ma anche quelli brutti, come il ko di Firenze dello scorso anno, quando svanì l'illusione scudetto: “Prima di quella sconfitta ci credevamo tutti, insieme alla città, è andata come è andata ora vogliamo far bene sabato contro i viola ma non solo, tutto l'anno. Anche altri momenti brutti ovviamente ci sono stati, forse questo ha fatto più male perchè ci eravamo andati davvero vicini ma fa parte del gioco, siamo professionisti e dobbiamo dimenticare tutto velocemente, sia che giochi bene sia che giochi male. Il mio futuro? Voglio giocare ancora qualche anno, non so ancora cosa farò, ho una scuola calcio in Slovacchia, magari farò quello, potrei rimanere anche qui a vita”. Sul nuovo ruolo da regista le parole di sempre: “Sta procedendo bene, si sapeva che ci vuole tempo, ci sto lavorando, il mister me l'aveva anticipato sin dalla prima telefonata che mi ha fatto, mi vedeva in quel ruolo e io ce la sto mettendo tutta”. Dopo due rimonte riuscite il Napoli è crollato a Genova: “Andare sempre in svantaggio tre partite su tre non va bene, dobbiamo cambiare perchè non sempre si può rimontare”. Il capitano resta sempre lui ma in futuro Marek indica l'erede: “Spero che la possa prendere Lorenzo Insigne, è già un simbolo di Napoli, può essere capitan Futuro. Dargli la fascia ora come fece Bruscolotti con Maradona pur di vincere lo scudetto? Eh ma non abbiamo Maradona, comunque se mi garantisce al 100% lo farei”.

Stefano Grandi