Gattuso: Anche mio figlio sa chi serve ed ecco chi mi tengo stretto

Mercato e futuro. Quello che ha in testa Gattuso che in vacanza proprio non riesce a stare del tutto (“Ci siamo fermati da dieci giorni ma io non mi sono fermato, ho salutato la mia famiglia in Calabria, sarò in Russia qualche giorno per i Mondiali, per vedere le partite. Più che le partite, guardiamo i giocatori”) e che sta programmando il Milan che sarà. Il tecnico ne ha parlato a Milan tv: “È stata una stagione molto difficile. Nei miei sei mesi abbiamo sia cose buone che brutte. La base però c’è. Ci sono tante cose da fare per la prossima stagione. Dobbiamo rafforzare la squadra, organizzare il lavoro, serve parlare con lo staff. Per me lo staff non sono solo persone che lavorano con me ma anche quelle in sede e a Milanello. a parola noi deve essere la parola chiave. La parola io non mi piace. Chi viene deve sapere che rappresenta una società gloriosa e che viene in un gruppo forte che deve fare il salto di qualità”. Già ma chi viene? “Ultimamente siamo bloccati ma Fassone e Mirabelli si occupano di quello. Io organizzo con loro quello che dobbiamo fare. Ormai lo sa anche mio figlio quello che dobbiamo fare, ma speriamo di portare a casa giocatori importanti”. E di rilanciare chi può fare di più: “Mi aspetto di più da tutti. Facendo buone prestazioni non è bastato. L’asticella si deve alzare dal primo giorno di ritiro. Per questo serve voglia e non accontentarsi. Mi aspetto qualcosa anche da me e da chi lavora con me perché qualche errore lo abbiamo commesso. Dobbiamo migliorare anche noi. Kalinic e Silva?Spero si rilancino. Andrè Silva ha segnato. Sono sicuro che a questo mondiale ci arrivano in grande condizione. Speriamo, sono un patrimonio del club. Tutti li danno in uscita ma noi li teniamo stretti. In Italia la parola esperienza viene confusa con l’età. L’esperienza possono averla anche ragazzi di 25/26 anni. Noi stiamo cercando questi giovani con partite importanti alle spalle e che ci possono dare una mano”. Romagnoli e Bonucci “È un premio per loro. Romagnoli è un ’95 ma ha già 200 partite. È uno dei migliori difensori al mondo perché abbina qualità e quantità, sono questi i giocatori da cui ripartire. Bonucci lo conosciamo tutti. Anche Calabria poteva starci. Per questo dico che abbiamo la base per cui ripartire. Anche in U.21 Locatelli quando gioca sembra un quarantenne, ha grandissima esperienza. È un ragazzo in gamba, educato, ama il suo lavoro. Patrick Cutrone ha grandi margini, come Locatelli. Dobbiamo fargli capire che ci vuole voglia e appartenenza e qualcosa abbiamo fatto in questo senso”. Gattuso elogia la base che già c'è, partendo dai nazionali Romagnoli e Bonucci “È un premio per loro. Romagnoli è un ’95 ma ha già 200 partite. È uno dei migliori difensori al mondo perché abbina qualità e quantità, sono questi i giocatori da cui ripartire. Bonucci lo conosciamo tutti. Anche Calabria poteva starci. Per questo dico che abbiamo la base per cui ripartire. Anche in U.21 Locatelli quando gioca sembra un quarantenne, ha grandissima esperienza. È un ragazzo in gamba, educato, ama il suo lavoro. Patrick Cutrone ha grandi margini, come Locatelli. Dobbiamo fargli capire che ci vuole voglia e appartenenza e qualcosa abbiamo fatto in questo senso”.