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Gattuso: Ancelotti maestro, io devo mangiarne di pastasciutta

24/08/2018 14:26

Gattuso: Ancelotti maestro, io devo mangiarne di pastasciutta |  Sport e Vai

La telefonata c'è stata, pronto Carlo? Sono Rino, come stai? Inevitabile quando in carriera si è condiviso tanto, quasi tutto. Ringhio contro Ancelotti non è una sfida qualsiasi anche se in teoria è soprattutto Napoli-Milan. Gattuso rivela: “ieri mattina ci siamo sentiti, ci sentiamo spesso. Mi ha chiesto se voglio le mozzarelle. Sapete tutti quello che abbiamo condiviso. E' stato più di un allenatore. Qualche chiamata nei momenti difficoltà gliel'ho fatta. E' stato un grandissimo rapporto, oltre quello calciatore/allenatore. Non ho mai sentito un giocatore parlare male di Carlo, parla col cuore in mano, e non ha mai raccontato bugie, la sua coerenza e la sua semplicità sono state importanti durante la carriera. In questo è stato un maestro ed è quello che ci ha fatto fare il salto di qualità in quegli anni" Il rapporto è rimasto, lui è il maestro, io devo ancora mangiarne di pasta asciutta ma a Napoli ce la giocheremo". Ancelotti sta provando a “desarrizzare” la squadra: “Qualcosa sta provando a cambiare. Il Napoli ha una sua identità, tanti giocatori giocano insieme da anni. Sta provando a cambiare ma il Napoli di oggi assomiglia ancora a quello di Sarri, non ci ha messo mano al cento per cento. Qualcosa sta provando a cambiare, comprano e vendono pochi giocatori. I novanta punti dell'anno scorso non sono un caso". Gattuso però intanto si gode il nuovo Milan che gli hanno apparecchiato: “mi invidiano in tanti e mi hanno fatto una squadra competitiva. Ho voluto la bicicletta e ora dobbiamo pedalare. Aver lavorato di più con la squadra in estate è servito. Ho lavorato su concetti su cui l'anno scorso abbiamo faticato. E' una stagione impegnativa. Siamo ancora lontani dallo scudetto, ma forse col tempo ci possiamo arrivare. L'obiettivo è migliorare la posizione dell'anno scorso. Voglio vedere un Milan con coraggio e personalità, di non abbassarsi alla prima difficoltà, voglio vedere pressione da parte dei centrocampisti. Possiamo essere più forti dell'anno scorso, ma ci vuole del tempo per inserire i nuovi”. Come Higuain: “Solo con lui non possiamo vincere, è uno dei dieci giocatori più forti al mondo e anche i suoi compagni lo notano, ma dobbiamo essere una squadrA e mettere in situazione Gonzalo per dargli palle gol e la squadra deve riuscire a non subirne e fare un buon lavoro in tutti i reparti. L'anno scorso ne abbiamo sbagliati tanti di gol, speriamo non succede a Higuain. Gonzalo è sempre stato un nome per l'attacco, una priorità". E' il primo anno in cui Gattuso ha potuto lavorare dall'inizio con la squadra: “Negli ultimi 7 anni sono cambiati tanti allenatori e quando hai continuità e usi lo stesso modo di giocare è più facile, invece se cambi spesso diventa tutto più complicato". Ultima riflessione su Caldara: "Viene da un calcio totalmente diverso rispetto a come giochiamo noi, noi abbiamo sempre giocato con la linea a 4, abbiamo metodi diversi e in questo momento bisogna lavorarci, però è un ragazzo con una grande mentalità e voglia, chiede di fare qualcosa in più per migliorare sempre. Si sta sforzando"

Stefano Grandi

 


Tags: ancelotti gattuso higuain

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