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Ex arbitro Marelli: Ecco tutti gli errori in Juve-Milan

07/04/2019 12:33

Ex arbitro Marelli: Ecco tutti gli errori in Juve-Milan |  Sport e Vai

Bocciata la prestazione ma non le capacità. Per l'ex arbitro Luca Marelli non si discutono le capacità di Fabbri dopo Juve-Milan ma "definire la serata di Fabbri a Torino come una direzione positiva sarebbe il modo migliore per far del male ad un arbitro che si è presentato nei primi anni come una speranza concreta del movimento". Il verdetto è: prestazione molto negativa e non certo per gli episodi in sé.

I problemi di Fabbri iniziano presto.
Al 12esimo minuto l’arbitro fischia un fallo di Bonucci su Piatek: Fallo correttamente assegnato ma manca un’evidente ammonizione per il difensore della Juventus: intervento in netto ritardo,

Al 15esimo minuto è una svista dell’assistente Ranghetti a trarre in inganno Fabbri:

 

L’arbitro fischia un fallo a favore della Juventus per contatto giudicato irregolare di Romagnoli su Mandzukic. Scelta corretta ma trasformata in calcio di punizione per il Milan a seguito di una segnalazione errata del secondo assistente.  Errore grossolano perché è Calhanoglu ad effettuare un retropassaggio verso la propria area.

Al minuto 34 l’episodio più discusso e sul quale, in tutta franchezza, non trovo un minimo appiglio per giustificare la decisione finale assunta da Fabbri.
Su cross dalla destra di Calhanoglu il pallone viene deviato in calcio d’angolo da Alex Sandro:

Fabbri non ha visto nulla: nel momento in cui Alex Sandro devia il pallone in calcio d’angolo, l’arbitro è totalmente coperto da almeno un paio di calciatori.
Il gioco viene interrotto dal VAR Calvarese che, dopo un minuto circa, chiama il collega alla “on field review“.Fabbri si reca al monitor e, dopo un altro minuto, decide di confermare la sua scelta, concedendo il calcio d’angolo al Milan.
Scelta incomprensibile:

Prime due immagini che ci consegnano due certezze: Alex Sandro colpisce nettamente il pallone col braccio destro e, soprattutto, la distanza da Calhanoglu è tutt’altro che limitata, ci sono almeno un paio di metri che rendono ininfluente questo parametro ai fini della non punibilità.

Alex Sandro si lancia verso il pallone con il braccio destro chiaramente staccato dal corpo e, successivamente, lo devia col braccio che si trovava in posizione che non può essere considerata non punibile. E’ vero che i calciatori non possono tagliarsi le braccia ma è altrettanto vero che è ormai dato per assodato che, in queste circostanze, un difendente deve essere consapevole che un tocco di braccio verrà sanzionato con un calcio di rigore.
La scelta corretta avrebbe dovuto essere calcio di rigore e nessun cartellino:

Al minuto 58 la Juventus usufruisce di un calcio di rigore per un contatto tra Musacchio e Dybala su lancio lungo di Bonucci ma cartellino giallo esibito al difensore del Milan: inesistente.
Come sappiamo in area di rigore vige la regola della depenalizzazione in caso di contesa effettiva del pallone.
Per essere ammonito, pertanto, un giocatore deve interrompere una chiara occasione da rete che, in questo caso, non esiste minimamente. Il rigore, al contrario, è netto

Al minuto 73 altro errore molto evidente di Fabbri.
Il Milan perde il possesso del pallone nei pressi dell’area di rigore della Juventus, l’arbitro fischia un calcio di punizione alla Juventus per un contatto tra Musacchio e Mandzukic: Nulla da eccepire sulla decisione tecnica, la trattenuta è indiscutibile: Il problema è che manca la sanzione disciplinare dato che Musacchio si disinteressa completamente del pallone per trattenere l’avversario che, una volta superato il difensore del Milan, avrebbe avuto davanti a sé parecchi metri per avanzare e per sfruttare un posizionamento sbilanciato in attacco. Sarebbe stato il secondo cartellino giallo e conseguente espulsione.

Al minuto 75 Kean segna per la Juventus ma a gioco fermo.
Non possiamo parlare di rete annullata poiché il fischio dell’arbitro è arrivato ben prima della deviazione decisiva.

Al minuto 86 Mandzukic viene ammonito per fallo su Castillejo.
Ammonizione sulla quale non c’è molto da aggiungere: netta ed inevitabile.
In realtà questo episodio è importante per un altro motivo, la reazione di Mandzukic:

Atteggiamento non certo di consenso nei confronti della decisione dell’arbitro (peraltro ineccepibile nel caso specifico) e non era la prima volta: già in precedenza, sul fallo subito da Musacchio, l’attaccante della Juventus aveva addirittura applaudito da terra Fabbri.
Oggettivamente inaccettabile un comportamento del genere, a maggior ragione se reiterato.
Ma non è una sorpresa: l’aspetto più negativo della serata è stata senza dubbio l’inesistente autorevolezza mostrata, ogni decisione non è stata mai accettata ed abbiamo assistito ad una serie infinita di proteste, da entrambe le parti.

Al minuto 86 l’ultimo episodio (tralascio volontariamente le proteste del Milan al 90esimo per un presunto tocco di mano in area, non c’è assolutamente niente) che è interessante soprattutto dal punto di vista VAR.
Dopo un calcio d’angolo battuto dal Milan, la difesa della Juventus allontana il pallone che rimane in gioco:

In area di rigore Romagnoli sta per alzarsi ma viene a contatto con Mandzukic:

Questa è una sciocchezza del giocatore della Juventus.
Non è affatto vero, come sostenuto da qualcuno, che il primo fallo sia del difensore del Milan: Romagnoli non fa assolutamente nulla di irregolare o di negligente nei confronti dell’attaccante della Juventus ma viene colpito da terra.
In questa circostanza non è possibile addebitare qualche colpa a Fabbri: è vero che, nel momento del contatto, è girato verso l’area di rigore (lo si nota dalla prima immagine) ma non può veder nulla dalla sua linea di prospettiva.
In questa circostanza il VAR Calvarese avrebbe dovuto intervenire quantomeno per consigliare al collega una review per giudicare un episodio potenzialmente da calcio di rigore.
Importante sottolineare un concetto: in questo caso il VAR avrebbe dovuto intervenire non per segnalare una condotta violenta (che non c’è, trattandosi di fattispecie da cartellino giallo) ma per un episodio avvenuto in area, come tale sanzionabile con un calcio di rigore.

In sintesi una serata da non dimenticare per Fabbri.

Ha tempo, si riprenderà.
Almeno me lo auguro…


Tags: juventus mandzukic fabbri

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