Diamanti consiglia: Verdi, meglio n.1 a Bologna che n.13 a Napoli

All'elenco dei numerosi personaggi, da Signori in poi, che si dilettano a dare consigli a Simone Verdi sulla scelta da fare se accettare o meno Napoli, si è aggiunto anche Alessandro Diamanti. L'ex nazionale, sul Corriere di Bologna, ha detto: "Ho letto e ascoltato i dirigenti del Bologna che dicono che deve decidere Verdi. Io prendo per buone quelle parole e penso che la società si stia comportando da grande club. Non conosco i tempi, ma questo è un Bologna che vuole crescere: questa squadra deve avere un giocatore simbolo, e Verdi, che col talento che ha non può fare una partita sì e una no, potrebbe diventarlo del Bologna. Dopo Baggio arrivò Signori, dopo Signori Di Vaio. E quando andai via io rimase un buco che finalmente è stato colmato con Verdi. E' vero che 28 milioni sono tanti, ma Saputo non ha detto di voler vendere per forza il calciatore, anche se sono sicuro che in quel caso il presidente farebbe un investimento per prendere un altro Verdi.  L'importante è che, se decide di rimanere, Verdi mantenga grandi motivazioni: ma non credo possa essere un problema vista la serietà del ragazzo". Poi direttamente al giocatore: "Resti qui tutta la vita. Lo dico a Verdi avendo più anni di lui. È meglio essere il numero uno a Bologna che il numero dodici o tredici a Napoli. Uno dei tanti insomma. A Bologna è coccolato, gioca sempre, a Napoli andrebbe a giocare in una squadra consolidata dove è difficile per tutti ritagliarsi uno spazio. Verdi deve sapere quello che lo aspetterebbe a Napoli. Una partita sì e una no, uno spezzone sì e tre partite no, a me non andrebbe proprio, troppo complicato. Un giocatore con il suo talento deve giocare e non stare a guardare".