03/08/2020 08:09
Violento editoriale di Tony Damascelli contro Conte. La firma de Il Giornale scrive tra l'altro: "Delle due l'una: o l'Inter licenzia, per giusta causa, Antonio Conte o, nel caso dovesse tentare la carta diplomatica, o provasse a mediare, darebbe ragione allo stesso allenatore, dichiarandosi debole e assente. Le parole del coribante salentino non hanno bisogno di spiegazioni, correzioni, rettifiche, sono state pronunciate e ribadite, ancora una volta, con il tono lagnoso, furbetto, provinciale del dico ma non rivelo.
Conte non ha la cultura di Mourinho, non possiede l'equilibrio di Allegri, il carisma di Zidane, il suo stato d'ansia aumenta nelle difficoltà. Nello sfogo di sabato notte ha detto di avere ricevuto palate di cacca, lui e la squadra, e di non essere stato mai protetto dal club. Basterebbe portargli l'esempio del suo collega Sarri che, per tutto l'anno, ha sopportato, non palate, ma caterpillar di materiale vario ed è arrivato a conquistare lo scudetto..
Forse la Juventus ha protetto Sarri? Forse Nedved, Paratici e Agnelli hanno preferito vederlo sommerso dalle critiche, così come, sostiene Conte, avrebbero fatto Marotta e Zhang? Perché l'attacco alla società, ovviamente senza fare cognomi secondo il suo stile, ha questi bersagli, l'amministratore delegato che sarebbe debole e il presidente che «sta in Cina».
Se Conte Antonio fosse dotato di una vera «visione» (sono sue parole) dovrebbe, per dignità, presentare le dimissioni irrevocabili...L'Inter non merita un simile epilogo...Conte fu capace di lamentarsi del lavoro svolto da Agnelli, Paratici e Nedved, a volte definiti «scappati di casa»... Conte non cerchi di portarsi appresso il popolo dei tifosi che è abituato a scudetti, coppe europee e mondiali, a Suarez, Mazzola, Corso, Facchetti, Boninsegna, Rummenigge, Matthaus, Ronaldo, Vieri, Roberto Carlos, Herrera, Mourinho e non ha certo bisogno di riscoprire il calcio grazie a un ex juventino di sangue e di curriculum.
Si aspettano novità, serie. Se non ci saranno, avrà perso l'Inter e avrà vinto un perdente.